Le idee di Motta, la qualità dei giocatori: il Bologna è un mix perfetto. Non si respirava questo entusiasmo dalla cavalcata salvezza con Sinisa
Bologna-Udinese 3-0: relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara, solo note liete in casa rossoblù.
La prestazione quasi perfetta – Il Bologna ha disputato una grandissima partita, andando a prendere alta l’Udinese senza mai farla ragionare. A fine gara Motta ha recitato benissimo un copione doveroso, sottolineando le cose che i suoi ragazzi avrebbero potuto fare ancora meglio: per tanti anni la squadra si è accontentata ogni volta che è stata in grado di raggiungere una posizione di classifica tranquilla e così il mister sta cercando di mantenere alta la tensione, ma in cuor suo sa perfettamente che ieri i rossoblù hanno rasentato la perfezione.
I meriti di Motta… – Qualche tempo fa scrissi che questo Bologna non era un fuoco di paglia, e la prestazione di ieri lo conferma. La base è solida e ben costruita, Thiago ha trasmesso idee, ordine e intensità: è riuscito ad entrare benissimo nella testa dei giocatori e ciò si nota da come i ragazzi hanno festeggiato assieme dopo i gol e a fine partita, dall’entusiasmo che avevano anche i subentrati e persino quelli che sono rimasti in panchina.
…e il talento dei giocatori – Posch ha spianato la strada trovando un grandissimo gol dopo pochi minuti, e Moro con un’ulteriore prodezza personale ha virtualmente chiuso la partita nonostante fossero trascorsi appena dodici minuti. Si tratta di gol arrivati grazie alle splendide giocate di due singoli, ad ulteriore riprova del fatto che a determinare le partite sono sempre i calciatori. La terza rete, invece, è figlia di un mix fra la qualità degli interpreti e il disegno di Motta, perché l’azione si è sviluppata in maniera splendida e i giocatori sono stati davvero bravi con la loro tecnica a concretizzarla e a porre il sigillo definitivo sul match.
Le scelte di formazione – Ci sono alcuni elementi a cui Thiago non rinuncia mai: Lucumí, Posch e Ferguson. Riguardo a tutti gli altri va riconosciuto al mister il merito di aver saputo quasi sempre scegliere il giocatore giusto al momento giusto, recuperandone prima di tutto a livello mentale alcuni da cui nessuno si sarebbe aspettato le ottime prestazioni che invece stanno offrendo.
I tanti voti alti – Bardi ha svolto ordinaria amministrazione, ma non giocando mai non era scontato: si è destreggiato bene anche coi piedi, e al netto della sbavatura commessa all’83’ rischiando di trascinarsi il pallone fuori area, si è comportato bene. Moro, Posch e Schouten hanno fatto una partita strepitosa, Barrow aveva steccato le gare contro Torino e Salernitana ma in generale è in un buon periodo e ieri è stato tra i migliori, trovando anche un gol bello e importante per il morale. Sansone, infine, ha dimostrato di avere le caratteristiche che Motta cerca nel ‘suo’ centravanti, muovendosi molto e disputando un match di grande sacrificio.
Il clima allo stadio – Non vedevo nel pubblico del Dall’Ara un entusiasmo così da tempi della cavalcata salvezza di Sinisa fino al decimo posto finale. I tifosi rossoblù gradiscono ciò che vedono a prescindere dal risultato, la prestazione li lascia sempre soddisfatti e li fa sentire uniti alla squadra, e questo è molto importante.
Pepè Anaclerio
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Foto: Getty Images (via OneFootball)