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Serietà, voglia e gioco fino alla fine: bravissimo Bologna! Gran lavoro di Motta, massima fiducia in Sartori, di tutto il resto se ne parli in privato

Serietà, voglia e gioco fino alla fine: bravissimo Bologna! Gran lavoro di Motta, massima fiducia in Sartori, di tutto il resto se ne parli in privato

Ph. Getty Images

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Lecce-Bologna 2-3: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Via del Mare.

PRO

La serietà e la forza del gruppo – Anche ieri sera il Bologna si è confermato una squadra seria, sempre sul pezzo, con una precisa identità e la voglia di dimostrare il proprio valore su ogni campo, molto spesso riuscendoci. La rimonta di una settimana fa contro il Napoli, per tenere accese le speranze di ottavo posto, e il gol in extremis a Lecce, per prendersi quantomeno il nono, sono la dimostrazione di un gruppo che quest’anno ha preferito gli scarpini da calcio alle infradito, fino all’ultimo istante. Bravissimo il mister, bravissimi i ragazzi, complimenti a tutti per i 54 punti da record e per aver posto delle basi importanti in ottica futura.

L’esultanza dopo il gol vittoria – A testimonianza di quanto appena scritto c’è la gioia sfrenata dei giocatori sotto il settore ospiti dopo la rete del 3-2 di Ferguson, un’immagine bellissima che trasuda voglia di vincere, entusiasmo, compattezza, attaccamento alla maglia e un rapporto di grande vicinanza coi tifosi, tutti elementi che hanno consentito a questo gruppo di costruire una cavalcata splendida: sarà anche ‘solo’ un nono posto, ma vale molto di più.

La valorizzazione dell’intera rosa – Uscendo dalla partita di Lecce e guardando all’intero campionato, va rimarcato di nuovo come praticamente tutti i componenti della rosa sia stati valorizzati da Motta. Ne cito solo alcuni: Skorupski, che sembra un altro portiere in termini di sicurezza, Posch che si è trasformato in un ottimo terzino, Ferguson che è esploso, Moro e soprattutto Dominguez che sono cresciuti tanto, Orsolini che in varie occasioni è stato straripante. E nel finale abbiamo visto che mano ci avrebbe potuto dare Arnautovic se solo fosse stato bene, a testimonianza che l’austriaco nel gioco di Thiago ci sta benissimo.

Il salto di qualità e le prospettive di crescita – I felsinei hanno conquistato un piazzamento che via via hanno dimostrato di avere nelle proprie corde, finendo dietro a otto formazioni più forti (Fiorentina compresa, seppur sconfitta due volte) e lasciandosi alle spalle le parigrado come Sassuolo, Torino, Udinese e il sorprendente Monza. Negli anni recenti la squadra dava l’impressione di essere valida ma di non riuscire ad esprimersi al massimo, stavolta invece la musica è cambiata, il salto di qualità c’è stato. Ora spero che la società non ripeta alcuni errori del passato e mantenga in organico solo gente convinta, motivata, conscia di tutto il buono che Bologna e il Bologna possono offrire: la nostra dimensione è questa, è importante non accontentarsi e provare a fare ancora meglio ma va sottolineato come in giro ci sia tanto di peggio. Il vero valore aggiunto per me resta Sartori, che sono sicuro porterà qui altri giocatori magari poco conosciuti ma molto interessanti e validi.

CONTRO

La sfuriata pubblica di Motta – Non entro nel merito del diverbio Thiago-giornalista, mi limito a dire che secondo me certi problemi andrebbero risolti privatamente. Motta ci ha dimostrato tutta la sua bravura come mister, invece dal punto di vista comunicativo ritengo che debba ancora migliorare. Mi riferisco anche al solito discorso degli allenatori che pongono le loro condizioni ai club e non il contrario, situazione peraltro già vissuta qui a Bologna: se sei sotto contratto con una società seria e solida, e sai che nei limiti del possibile proverà a metterti a disposizione una squadra competitiva, non puoi continuare a lanciare messaggi fuorvianti o comunque interpretabili in diversi modi. E nel contempo la società non deve farsi mettere i piedi in testa dal suo tecnico, a maggior ragione se giovane e nella fase iniziale del percorso in panchina. Oggi, in casa rossoblù, un chiarimento su tutto questo pare ci sia stato, mi auguro quindi che in particolare Saputo abbia parlato chiaro e che che certi episodi non si verifichino più.

Un’altra stagione si è conclusa ed è tempo di salutare e abbracciare voi utenti e lettori di Zerocinquantuno, dandovi appuntamento a fine agosto. Ringrazio la testata per questo spazio, dove posso parlare del nostro Bologna e più in generale di calcio con semplicità, perché al contrario di quel che si dice o si pensa il calcio, pur evolvendosi e cambiando, è una materia semplice. Io cerco di proporlo come tale portando la mia esperienza e il mio punto di vista da ex giocatore, sempre con serenità e leggerezza. Stavolta la squadra mi ha facilitato il compito: ci siamo davvero divertiti, fino all’ultimo istante. Buona estate a tutti, sempre e comunque forza BFC!

Pepè Anaclerio

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Foto: Getty Images (via OneFootball)