Sassuolo-Bologna 0-3: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Mapei Stadium.
PRO
La risposta di un gruppo valido (nessuno escluso) – Vittoria bella, piena e meritata, quella ottenuta ieri dal Bologna, dopo tre sconfitte di fila la squadra ha risposto alle critiche da gruppo vero. Una vittoria che ha fatto capire a noi e spero anche a Mihajlovic che oltre ai soliti titolarissimi ci sono delle valide alternative, e mi riferisco ai vari Bonifazi, Orsolini, Santander, Skov Olsen e Vignato, senza dimenticare Dijks e Sansone e nell’attesa di avere Schouten e Viola in condizione. Più di una volta Sinisa ha lasciato intendere che nell’ultimo periodo la squadra arrancava per mancanza di ricambi all’altezza, ma nei fatti non è così, e in ottica girone di ritorno spero che il mister inizi a pensare più a ciò che ha e meno a ciò che potrebbe avere tramite il mercato. Anche perché Saputo ha già fatto capire che a gennaio non ci sarà alcun extra budget.
La fiducia (e la strada) mai smarrita – Col passare degli anni ho imparato che nel calcio è meglio non prendere posizioni definitive, ecco perché nell’ultimo periodo ho preferito mantenere un certo equilibrio e concentrarmi sulle cose che, ad eccezione della gara di Torino, avevano comunque funzionato. Contro la Juventus, in particolare, la squadra aveva fatto bene, e ieri si è confermata in fiducia, trovando di nuovo la forza per disputare un’ottima gara, come peraltro accaduto spesso dal dopo Empoli. Quando poi si trovano di fronte una formazione che aggredisce alta e concede profondità, vedi Lazio e Sassuolo, i rossoblù vanno a nozze, e tatticamente la gara di ieri è stata proprio questa: un calcio più pratico, giocando sugli avversari, ha avuto la meglio su una proposta più moderna e spettacolare.
La rivincita di Santander – Il gol segnato da Santander allo scadere è stata la ciliegina sulla torta dopo venti minuti fatti davvero bene. Ho sempre ritenuto ‘El Ropero’ un attaccante valido e in grado di dare una mano alla squadra, ma se non giochi mai fai fatica… Spero che nella seconda metà di stagione, qualora dovesse rimanere, possa ricevere un trattamento diverso da parte dell’allenatore e continuare a rendersi utile nel ruolo di vice Arnautovic. Come detto, probabilmente il Bologna ha in organico più alternative di quello che qualcuno pensa, l’unico reparto carente a livello numerico e su cui occorre intervenire subito è il centrocampo. Ieri, ad esempio, per fare la mezzala al posto di Svanberg è entrato Vignato, un ragazzo di talento che però nasce esterno offensivo.
I tanti singoli sugli scudi – Skorupski ha compiuto due parate da grande portiere, la prima in avvio su Scamacca per evitare lo svantaggio e la seconda (davvero clamorosa) nella ripresa su Berardi per non far tornare nel match il Sassuolo: determinante. Hickey continua a giocare benissimo e a segnare (4 gol sono tanti per un ragazzino del 2002 che fa il difensore), mentre Dominguez e Medel si confermano ogni volta di più due colonne di questa squadra: splendido, nello specifico, il lancio col contagiri dell’argentino per il gol di Orsolini, tutt’altro che semplice ma nelle corde di un ragazzo che può sbagliare una volta (come accaduto ieri) ma generalmente vede molto bene la porta.
CONTRO
Gli errori di Barrow – Barrow sta attraversando un’altra fase di appannamento, dopo quella vissuta ad inizio stagione. Il calcio è davvero strano: due mesi fa ci preoccupavamo del fatto che andasse in Coppa d’Africa, adesso c’è addirittura qualcuno che non vede l’ora che parta… La sua mezzora al Mapei Stadium è stata negativa, piena zeppa di errori in fase di conclusione, ma Musa rimane un patrimonio del club e non deve demoralizzarsi, perché soprattutto alla sua età questi periodi fatti di alti e bassi possono capitare.
Le difficoltà di Arnautovic – Dopo l’infortunio muscolare patito contro la Roma, in aggiunta a quello che si sta trascinando dietro da mesi, Arnautovic non è più stato quello vero, e dovrà sfruttare la pausa del campionato per rimettersi in sesto. Anche ieri, nonostante il solito spirito combattivo e le indubbie qualità tecniche, ha fornito una prova incolore, ma non tutto il male viene per nuocere. E mi ripeto ancora: premesso che Marko tornerà ad essere decisivo, nessun dubbio, spero che la partita di ieri sia servita per comprendere che il mondo non finisce con lui. È un ottimo giocatore e un leader, e rappresenta un acquisto azzeccato, ma in alcune circostanze questo Bologna può fare a meno di Arnautovic, valorizzando e responsabilizzando altri elementi magari meno forti ma comunque meritevoli di fiducia.
I migliori auguri per un sereno Natale e un felice 2022 a tutti gli utenti e i lettori di Zerocinquantuno, e un grazie speciale a Mario Sacchi e Simone Minghinelli per avermi dato anche quest’anno l’opportunità di esprimere qui la mia opinione, che può così arrivare a tantissimi tifosi rossoblù. A presto, sempre e comunque forza Bologna!
Pepè Anaclerio
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