Stagione 1999-2000: Pagliuca di nuovo rossoblù, tra alti e bassi comincia l’era Guidolin
La nomina di Sergio Buso, tecnico della Primavera e preparatore dei portieri, a nuovo allenatore.
La singolare investitura di Gazzoni: «Buso farà bene, e anche se farà male resterà con noi fino alla fine, perché è competente ed equilibrato. E poi, a differenza di Ulivieri e Mazzone, mi telefona».
Le cessioni di Francesco Antonioli, Amedeo Mangone e Alessandro Rinaldi alla Roma, con cui nel 2001 vinceranno lo scudetto.
La dolorosa partenza di Kennet Andersson, direzione Lazio.
Il ritorno del ‘Gatto di Casalecchio’, Gianluca Pagliuca, che aveva lasciato Bologna nel 1986.
Gli altri colpi ad effetto: il promettente centravanti Nicola Ventola, il jolly brasiliano Zé Elias e il terzino camerunese Pierre Wome.
L’acquisizione dell’intero cartellino di Binotto dalla Juventus e la convocazione di Jonatan in Nazionale.
Il pantaloncino della prima divisa nuovamente blu.
L’eurogol di un giovanissimo Giacomo Cipriani al Dall’Ara contro lo Zenit, già travolto 3-0 in Russia.
I rubinetti tirati verso Pagliuca dalla curva della Sampdoria durante il match di Coppa Italia a Marassi.
Gli infortuni in serie, i risultati scadenti in campionato e il quart’ultimo posto dopo sette giornate.
Il dietrofront del presidente, l’esonero di Buso e la squadra affidata a Francesco Guidolin.
L’Anderlecht e l’Inter regolate con due secchi 3-0.
I novant’anni del club e le magliette celebrative realizzate dagli artisti Ugo Attardi, Sandro Chia, Ugo Nespolo ed Emilio Tardini.
La ‘terza torre’ che torna al suo posto nel mercato autunnale: riecco Andersson.
Il gol nel finale di Hakan Sukur che risponde a Signori, gela il Dall’Ara e complica i piani europei.
Il catino infernale dell’Ali Sami Yen, la sconfitta di misura 2-1 e l’eliminazione dalla Coppa UEFA, con il Galatasaray che poi diventerà campione.
Il successo casalingo per 1-0 sulla Roma con splendida rovesciata di ‘Beppegol’.
L’addio anche alla Coppa Italia sotto i colpi dell’Inter.
La rimonta e l’ingresso nelle posizioni nobili della classifica al termine del girone d’andata.
La discontinuità da febbraio a maggio e l’undicesimo posto conclusivo.
Il bottino da campione di Signori, 15 centri in Serie A come nella stagione precedente.
Il bottino da ‘bidone’ di Ventola, 4 gol tra Coppa UEFA e Coppa Italia e 0 in campionato.
L’addio al calcio di Giancarlo ‘Ciccio’ Marocchi, 345 presenze e 23 reti in maglia rossoblù.
Serie A: 11° posto, 40 punti.
Coppa Italia: eliminazione agli ottavi di finale (vs Inter).
Coppa UEFA: eliminazione al terzo turno (vs Galatasaray).
Formazione tipo (4-4-2): Pagliuca; Falcone, Dal Canto, Bia, Tarantino; Nervo, Ingesson, Marocchi, Zé Elias; Andersson K., Signori.
Allenatore: Buso (1^-7^), Guidolin (8^-34^).
Miglior marcatore campionato: Signori (15).
Record presenze campionato: Ingesson (34).
Acquisti: Andersson K. (Lazio), Bia (Udinese), Binotto (Juventus), Dal Canto (Venezia), Falcone (Fiorentina), Goretti (Napoli), Orlandoni (Reggina), Pagliuca (Inter), Piacentini (Atalanta), Roccati (Fiorentina), Tonetto (Milan), Ventola (Inter), Wome (Roma), Zé Elias (Inter).
Cessioni: Andersson K. (Lazio), Antonioli (Roma), Bettarini (Fiorentina), Brunner (Como), Cipriani (Lecce), De Simone (Carpi), Ferrari F. (Pisa), Lucic (AIK Solna), Maini (Milan), Mangone (Roma), Pompei (Ascoli), Rinaldi (Roma), Roccati (Pistoiese), Simutenkov (Reggiana).
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