Bologna-Milan, il solito papocchio all’italiana. Quasi nessuno esente da errori, BFC vittima di una situazione evitabile
Bologna-Milan: cosa succederà? Di sicuro, come spesso avviene in Italia, è stato fatto un gran papocchio. Allo stato attuale delle cose, preso atto della decisione del sindaco Matteo Lepore di sospendere la disputa dell’incontro, non è ancora molto chiaro quale sia il parere di questore e prefetto, anche se il termine ‘condivisa’ usato nella nota del Comune parlando della prefettura fa intendere che almeno quest’ultima abbia dato il suo benestare. Senza voler giudicare la suddetta decisione, osservando la vicenda dall’esterno ci sembra un errore il fatto di non essersi prima confrontati con le altre parti in causa, ovvero la Lega Serie A e il BFC, che peraltro poche ore prima aveva comunicato di voler devolvere metà dell’incasso della gara alla raccolta fondi per la popolazione.
Non una gran mossa quella del sindaco, considerando tutti gli annessi e connessi che una partita della massima serie porta con sé ma anche l’ottimo rapporto col patron Joey Saputo e il club rossoblù. Quanto invece alla Lega Serie A, che ha subito messo sul tavolo tre ipotesi alternative (porte chiuse, campo neutro o 0-3 a tavolino), possono essere comprensibili le remore dettate da un calendario fitto che tra campionato e coppe varie permetterebbe il recupero solo a febbraio o marzo, decisamente meno l’atteggiamento quasi dittatoriale dimostrato nei confronti del Bologna, che è vittima di questa situazione, e la scarsa sensibilità verso una città che sta vivendo giornate difficili. Del resto il Milan preme per giocare, ubi maior… Passiamo oltre, che è meglio, e attendiamo la mattinata di domani: summit generale, alla buon’ora, poi ne sapremo di più.
© Riproduzione Riservata
Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)
