È un bel campionato: in due (o forse tre) a giocarsi lo scudetto, gran bagarre europea, per la B ne manca una
Superata la 25^ giornata di campionato, sembrano sempre due le squadre destinate a giocarsi lo scudetto: il Napoli di Conte, uscito privato di Kvaratskhelia dalla sessione invernale di mercato, guarda tutti dall’alto con 56 punti, e proverà a sfruttare il vantaggio di avere un solo impegno; calendario invece foltissimo per l’Inter di Inzaghi, la cui stagione potrebbe addirittura terminare a metà luglio causa Mondiale per Club, che insegue a quota 54. La rosa nerazzurra appare più qualitativa e completa rispetto a quella partenopea, ma non vanno sottovalutate le possibili difficoltà generate dai fronti ancora aperti in Champions League e Coppa Italia: all’orizzonte si prefigura un duello avvincente e spettacolare fino in fondo.
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Fonte: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)
Duello, sì, perché Gasperini di scudetto non ne vuole sentir neanche parlare per la sua Atalanta, a maggior ragione dopo aver un po’ rallentato il passo nelle ultime settimane. Eppure gli orobici sono terzi e, forti dei loro 51 punti, non così distanti dalla coppia di testa, oltre a poter agguantare gli ottavi di Champions tramite i playoff (ma andrà ribaltato il beffardo 2-1 patito a Bruges).
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Fonte: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)
A proposito del massimo torneo continentale, una seria candidata al quarto posto è la Lazio dell’ottimo Baroni (46), che al momento è pure la miglior squadra dell’Europa League, avendo dominato la fase campionato con annesso passaggio diretto nelle prime 16. A braccetto coi biancocelesti c’è la Juventus di Motta, che si è rinforzata grazie agli acquisti di Kolo Muani, Kelly, Renato Veiga e Alberto Costa e sta iniziando a trovare una certa continuità quantomeno di risultati, sia in Serie A che in Champions League (2-1 al PSV Eindhoven nell’andata dei playoff).
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Fonte: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)
Appena dietro di loro, tre formazioni quasi appaiate pronte a dare battaglia per un piazzamento nelle coppe: la Fiorentina di Palladino (42), nel mentre già qualificata agli ottavi di Conference, e un duo composto da Bologna e Milan (41), che si sfideranno al Dall’Ara nel recupero della 9^ giornata il 26 o 27 febbraio, a seconda dell’esito del playoff di Champions dei rossoneri di Conceição contro il Feyenoord: questo faccia a faccia, che si preannuncia quantomai equilibrato, cancellerà ogni asterisco dall’attuale classifica.
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Fonte: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)
Ambizioni europee più complicate, invece, per la Roma di Ranieri, seppur in crescita e attualmente a quota 37: il ring dell’Europa League è dunque quello che con buona probabilità i giallorossi privilegeranno per tentare l’accesso ad una Champions che manca dal 2019, ma per accedere all’élite della competizione c’è da superare il Porto, ostacolo insidioso.
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Fonte: Paolo Bruno/Getty Images (via OneFootball)
L’anno scorso la salvezza venne conquistata in extremis a Frosinone, adesso è un film diverso: 33 punti e decimo posto per l’Udinese di Runjaic, saldamente nella parte sinistra della classifica a +5 sul Torino di Vanoli (28) che, dopo un notevole acuto iniziale, fatica a far decollare la propria stagione. La svolta è invece arrivata grazie al cambio in panchina per il Genoa: l’avvicendamento tra Gilardino e Vieira ha portato ben 17 punti nelle prime 12 gare del tecnico francese dopo i 10 raccolti dal suo predecessore, col totale che ora dice 27 e dodicesima piazza (in attesa del posticipo contro il Venezia).
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Fonte: Paolo Bruno/Getty Images (via OneFootball)
Un terzetto viaggia poi a quota 25. L’ambizioso Como di Fabregas, autentico protagonista del mercato di gennaio (50 milioni spesi), mette fieno in cascina tramite una proposta di calcio intrigante. Bada meno a fronzoli il mai remissivo Cagliari di Nicola, mentre un’altra compagine che ha tratto giovamento dall’arrivo di un nuovo allenatore è il Lecce di Giampaolo, uscito a testa alta dalle sabbie mobili della zona calda.
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Fonte: Gabriele Maltinti/Getty Images (via OneFootball)
Il traballante Hellas Verona di Zanetti, che ha rischiato più volte l’esonero, è sedicesimo con 23 punti, e attraversa una crisi giusto un po’ meno nera di quella dell’Empoli di D’Aversa (21), 2 pareggi e 8 sconfitte negli ultimi 10 match. Sta ancora peggio il Parma di Pecchia (20), diciottesimo già da qualche settimana, che tanto meglio non ha fatto nello stesso arco di tempo: 5 punti in 10 partite, con 4 sconfitte consecutive.
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Fonte: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)
Sembrano ormai compromesse, infine, le situazioni di Venezia e Monza, rispettivamente a quota 16 e 14: anche tanta sfortuna per il volitivo ma fragilissimo gruppo guidato da Di Francesco, mentre la carta del nuovo mister non ha giovato ai brianzoli, costretti a richiamare Nesta dopo la pessima parentesi targata Bocchetti. Qui non siamo nemmeno più nel campo dell’utopia, per salvarsi servirebbe un autentico miracolo.
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Fonte: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)
Simone Minghinelli
© Riproduzione Riservata – Disponibile anche sul numero 76 di Bologna Rossoblù Magazine
Foto copertina: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)