I ragazzi terribili (Jean Cocteau, 1929) – Juventus 6, Atalanta 0 (ritorno ancora da disputare), Lazio 4, Inter 3, Roma 3, Napoli 1, Milan 3 (ritorno ancora da disputare). Ad oggi, tra le prime sette della classe, solo la Juve ha fatto bottino pieno nelle due sfide contro il Bologna, e non senza recriminazioni da parte dei rossoblù. Fra due giorni, un Milan in grande spolvero potrebbe affiancare i bianconeri in questa particolare classifica ma, se anche dovesse succedere, resta evidente come nel complesso i felsinei abbiano smesso di essere la vittima sacrificale delle big.
Non sono lontani i tempi in cui le maggiori forze del campionato pasteggiavano lautamente con i punti che un fragile Bologna gli concedeva. Alcune di quelle partite non hanno lasciato in bocca solo il sapore della sconfitta, ma peggio quello dell’umiliazione: Lazio-Bologna 6-0 (5 maggio 2013), Napoli-Bologna 6-0 (19 aprile 2016) e Bologna-Napoli 1-7 (4 febbraio 2017) rappresentano, su tutte, tre batoste amaramente indimenticabili nella storia recente del club.
Ieri sera, una squadra scesa in campo con cinque giocatori sotto i 25 anni e che al fischio finale ne schierava contemporaneamente sei, ha tenuto testa e a tratti addirittura dominato un Napoli che non ha inciso con il trio d’attacco titolare Politano-Milik-Lozano, e non ha saputo cambiare volto nemmeno dopo gli inserimenti di Mertens, Insigne, Callejon, Fabian Ruiz e Koulibaly. La sfrontatezza, il talento e la qualità messi in mostra ieri dai terribili ragazzi di Mihajlovic fanno smaltire molto più a cuor leggero l’amarezza per il beffardo pareggio strappato dal Parma a tempo scaduto, frutto della disattenzione corale di un gruppo che anche in quel momento aveva sei under 25 sul terreno di gioco.
Il pareggio contro la Lazio e la vittoria ai danni dell’Atalanta, nel girone d’andata, vennero portati a casa da una squadra più esperta e dall’età media più alta. Nel corso della stagione, i giovani rossoblù si sono però meritati l’ingresso tra i titolari sempre più in pianta stabile, e il Bologna non ha comunque smesso di fare sgambetti alle varie Golia della Serie A. Il futuro della società è in mano a questa banda di ragazzotti, anche quelli che ancora non sono riusciti ad esprimersi in pienezza, ovvero Skov Olsen e Svanberg. Se si accenderanno pure loro, e con un Vignato in più nel motore, l’anno prossimo ci sarà parecchio da divertirsi.
Fabio Cassanelli
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