Nome: Daniele
Cognome: Siri
Età: 66
Residenza: Cairo Montenotte (SV)
Nickname: Savona56
Numero ZO Card: 84
1) Quando hai iniziato a tifare Bologna? «Mi innamorai del Bologna nella stagione 1963/64, quella magica dello scudetto. Mi godetti quel successo a dispetto di tutto e di tutti, perché nel paese in provincia di Savona in cui vivevo e vivo tuttora nessuno tifava per i rossoblù».
2) Chi ti ha trasmesso la fede calcistica rossoblù? «Nessuno, o meglio: la fede per il Bologna, rimasta inalterata negli anni, me l’ha inculcata la fantastica squadra in onore della quale scendevo sul polveroso terreno dell’oratorio cittadino con una maglia rossoblù numero 9, quella di Nielsen, cucitami da mia mamma. Potete immaginare gli sfottò degli altri ragazzi, tutti juventini, milanisti o interisti…».
3) Raccontaci la tua prima volta allo stadio. «Per assurdo, per motivi logistici ho visto il Bologna più in trasferta che in casa, e devo confessare che la prima al Dall’Ara andò davvero male: era l’11 aprile del 2009 e la squadra allenata da Mihajlovic ne prese 4 dal Siena. Uscii dallo stadio frastornato, l’esordio casalingo me l’ero immaginato ben diverso. Ma successivamente mi sono rifatto».
4) Dove guardi abitualmente le partite? «Sul televisore di casa, rigorosamente da solo».
5) Sei o sei stato abbonato? «No, mai».
6) Segui la squadra anche in trasferta? «Sì, come dicevo prima. Sono stato a Genova, La Spezia e Torino, ma anche ad Alessandria (nel 1995, 0-3 con doppietta di Doni e gol di Morello), a Novara (nel 2011, se non erro arrivò la prima vittoria della gestione Pioli con reti di Ramirez e Acquafresca) e a Sanremo in Serie C1, a vedere una partita che finì 0-0 mi pare nel 1983».
7) Il tuo giocatore preferito del BFC di oggi. «Senza dubbio Marko Arnautovic».
8) Il tuo giocatore preferito del BFC di sempre. «Un altro attaccante, quello che mi fece innamorare del BFC: Harald Nielsen, il mitico ‘Dondolo’».
9) Il tuo allenatore preferito del BFC di sempre. «La scelta è difficile, ma per il carisma scelgo Carletto Mazzone».
10) La cessione che ti ha fatto soffrire di più. «Quella di Beppe Savoldi al Napoli, fu un vero colpo al cuore».
11) Hai la possibilità di portare un fuoriclasse a Bologna: chi scegli? «Ancora un attaccante: Karim Benzema».
12) Hai la possibilità di portare un allenatore top a Bologna: chi scegli? «Un italiano, il migliore: Carlo Ancelotti».
13) Qual è la maglia del BFC che possiedi a cui sei più affezionato? «Anche in questo caso è di un attaccante, anche se io ho sempre giocato nel ruolo di stopper: quella di Beppe Signori della stagione 2000/01».
14) La gioia più grande provata da tifoso. «Scelgo l’ultima e più sofferta promozione in Serie A, il 9 giugno 2015 nei playoff contro il Pescara, con tanto di traversa colpita dagli abruzzesi nei minuti di recupero».
15) La delusione più grande provata da tifoso. «La prima retrocessione in Serie B nel 1982, non mi vergogno a dire che scoppiai in un pianto disperato».
16) Quale derby o sfida ‘senti’ di più? «Per ragioni geografiche, le partite contro le due genovesi e in particolare contro la Sampdoria: ho diversi amici che simpatizzano per i blucerchiati e ogni vittoria vale davvero doppio, se non triplo».
17) Che piazzamento credi otterrà la squadra in questa stagione? «In un range di classifica che va dall’ottavo all’undicesimo posto».
18) Il Bologna fra cinque anni sarà…? «Stabilmente in Europa (sono consentiti gesti scaramantici)».
19) Cosa rappresenta per te Zerocinquantuno? «Con le televisioni e i media nazionali che parlano solo delle presunte grandi, scoprire la vostra testata online mi ha aperto un mondo. Avere notizie quotidiane e di prima mano sulla propria squadra del cuore è qualcosa di impagabile, e non passa giorno che non faccia almeno una visita sul vostro sito. E poi, grazie ai raduni, mi avete permesso di conoscere di persona dei personaggi fantastici, come ad esempio il mitico ‘Toro’. Per noi tifosi rossoblù che viviamo lontano da Bologna siete un supporto essenziale: continuate così!».
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Foto: bolognafc.it