Bologna da 10 e lode per tre quarti di gara, poi l’improvviso blackout. Calafiori, Castro e Urbanski i migliori, male i subentrati
I voti ai protagonisti di Bologna-Juventus 3-3.
Skorupski 6 – Voto 6 alla serata, 8 alla stagione. Sostanzialmente incolpevole primi due gol bianconeri, potrebbe forse fare di più sulla conclusione di Yildiz che vale il 3-3.
Posch 7 – Una delle sue migliori prove stagionali, esemplare in entrambe le fasi: preciso e puntuale in difesa, propositivo quando chiamato a spingere e proporre.
Lucumí 6,5 – Un’altra prova maiuscola e una chiusura sensazionale su Vlahovic nel primo tempo, poi al 76′ l’erroraccio che schiude per la prima volta la porta alla Juve. Veniale, però che peccato.
Calafiori 9 – Partita in stile Beckenbauer: classe, grinta, testa alta e corse a perdifiato lungo tutto il campo. Doppietta stellare, recuperi e chiusure impressionanti. Esce lui e la difesa collassa.
Kristiansen 6,5 – Contagiato dal clima d’euforia sfrenata, tiene botta per tre quarti di gara, prima di inabissarsi con tutti gli altri.
Aebischer 6,5 – Sarebbe quasi da 10, se contassero solo i primi 60 minuti. Poi si addormenta e si fa pure ammonire nel delirio finale.
Freuler 7 – Va vicino al gol dopo un minuto, costringendo Szczesny alla deviazione in corner. Sulle conseguenze del quale il Bologna trova il primo gol. Prova autorevole, da vero capitano.
Odgaard 7 – Una spina costante nel fianco della Juventus. Trova anche il 3-0 nel primo tempo, ma è in fuorigioco.
Urbanski 7,5 – L’azzardo di Motta è una profezia: vuoi vedere che segna proprio lui? Quasi. Il 2-0 è di fatto a doppia firma con Castro, in una sorta di colpo di testa bicefalo. Prestazione eccezionale, quando esce si fa rimpiangere.
Ndoye 7 – Un cross perfetto per il 2-0, ma anche tantissimo lavoro sulla fascia sinistra. Prezioso, generoso.
Castro 8 – Il migliore dopo Calafiori. Si muove a tutto campo con intelligenza tattica e opportunismo, stimola di continuo le ripartenze, si fa trovare pronto quando chiamato a colpire. È un’ottima base per il prossimo anno.
Saelemaekers (18′ st), Fabbian (25′ st), Orsolini (25′ st), Beukema (30′ st), El Azzouzi (30′ st) 5 – I cambi determinano il collasso del capolavoro imbastito dai titolari (da segnalare in particolare il brutto errore di Beukema che apre la strada al 3-3 di Yildiz). Ma è un voto irrilevante, rispetto ad una stagione per tutti superlativa.
Motta 7,5 – La sola colpa, casomai, è quella di non aver trasformato una notte perfetta in qualcosa di leggendario. Sul 3-0 è comparso lo spirito di Gazzoni e di Mazzone, gli ultimi ad aver annichilito la Juventus al Dall’Ara, ormai 26 anni fa. Impresa quasi riuscita, prima di un comprensibile ma doloroso blackout.
Arbitro Ayroldi e assistenti 6 – Fischi quasi sempre corretti da parte del direttore di gara, così come le ammonizioni comminate prevalentemente ai bianconeri, molto nervosi. Qualche dubbio solo sul cartellino sventolato in faccia a Danilo al 62′, più arancione che giallo.
Luca Baccolini
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