Skorupski 6 – Nel primo tempo evita che la Lazio dilaghi con un paio di chiusure istintive ma provvidenziali. Sul secondo gol non ha colpe, spiazzato da un tocco di Danilo, sul primo non eccelle nel piazzamento.
Tomiyasu 6 – Parte male, sbagliando numerosi appoggi, poi è un continuo crescendo culminato nel bellissimo gol dell’1-2, annullato dal VAR per fuorigioco millimetrico di Palacio.
Bani 6 – Nessuna amnesia da segnalare. Dopo lo tsunami dei primi venti minuti, tiene gli altri settanta con buon piglio.
Danilo 5,5 – Continua il periodo di appannamento misto a sfortuna: la rasoiata dell’1-0 di Luis Alberto gli passa tra le gambe, quindi la sua deviazione sul tiro non irresistibile di Correa spiazza Skorupski e provoca il raddoppio.
Denswil 6 – Più pulito e soprattutto più deciso del solito in ogni chiusura, realizza la stessa rete di Lukaku in Europa League, annullata però dal VAR per un involontario tocco di braccio.
Poli 6 – Aggressivo ma assennato, è uno dei pochi a salvarsi durante l’assedio laziale. Nella ripresa, con Soriano abbassato quasi al suo fianco, si limita al presidio.
Schouten 5,5 – Rientra dopo la grossolana ingenuità di Bologna-Genoa ma non prende mai per mano la squadra.
Orsolini 5,5 – Apprezzabile la voglia di cercare sempre la giocata o la conclusione a rete, ma nel complesso sono più le scelte sbagliate di quelle giuste. E Mihajlovic se ne accorge.
Soriano 6 – Nella prima frazione si segnala soprattutto per un errore da sottomisura che grida vendetta. Poi sale di tono e prende per mano la squadra, catturando e smistando palloni a destra e a manca.
Barrow 5,5 – Anche lui cresce nel secondo tempo, non riuscendo però a sfoderare tutta la sua esplosività atletica. Quando è raddoppiato va sempre in difficoltà.
Palacio 6 – Illuminante anche di nuca, le occasionissime di Soriano (fallita) e Tomiyasu (sfruttata ma vanificata dal VAR) nascono dalle sue sponde aeree. Rimane in campo fino all’ultimo minuto, correndo in lungo e in largo.
Sansone (13′ st) 6 – Dentro al posto di Schouten per aumentare il temperamento offensivo della squadra. Propone qualche buona giocata, legge bene i tagli dei compagni ed è prezioso in copertura.
Santander (14′ st) 5,5 – L’ombra di sé stesso rispetto allo scorso anno, pur con l’attenuante dei tanti guai fisici. L’impressione è che il ruolo di gregario, eterno subentrante, non faccia per lui.
Skov Olsen (26′ st) 5,5 – Impalpabile. Non che gli si chieda di rovesciare da solo un 2-0, ma nemmeno di fornire un contributo così diafano.
Mihajlovic 6 – Il Bologna se la gioca alla pari per settanta minuti, ma è nei primi venti che butta via l’occasione di fare l’impresa. Per lunghi tratti impensierisce la Lazio, ma i due gol che trova vengono invalidati dal VAR. Un punto nelle ultime tre partite, bottino troppo magro per mantenere la parte sinistra della classifica. Questo avversario, però, era imbattuto dalla quinta giornata.
Arbitro Abisso e assistenti 5,5 – Atteggiamento sprezzante da chi è sempre sicuro di sé, i gialli rifilati al Bologna sono oltremodo severi e pesantissimi: tre ammoniti su quattro erano diffidati e salteranno la Juventus. Decisivo l’intervento del VAR sui gol di Denswil e Palacio (va bene, ci fidiamo della tecnologia, ma il fuorigioco non riusciamo proprio a vederlo).
Luca Baccolini
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