Buona prova corale di fronte alla capolista: bene portiere e difensori, Ferguson e Freuler si confermano, Saelemaekers unico insufficiente
I voti ai protagonisti di Bologna-Inter 0-1.
Skorupski 6,5 – Capitola senza colpe solo al quarto tentativo interista, dopo tre ottime parate su Sanchez, Barella e Carlos Augusto. Nel secondo tempo è inoperoso, a riprova dell’ottima prestazione del Bologna.
Posch 6,5 – Partita concreta e una rasoiata di destro a sfiorare il palo che ha ricordato a tutti i suoi exploit offensivi dell’anno scorso.
Beukema 7 – Probabilmente non gli è dispiaciuto non dover marcare Lautaro, ma l’Inter può contare su altri tre grandi attaccanti e lui se la cava contro tutti.
Lucumí 7 – Qualche piccola sbavatura nel palleggio ma anche la solita prova granitica sul piano difensivo.
Kristiansen 6 – Gara di difficile valutazione: va vicino al gol in mischia, rischia di regalarne uno a Barella con un blackout difensivo e ne salva un altro già fatto sempre sull’ex Cagliari.
Freuler 6,5 – Tutti e ventidue in campo lottano su ogni pallone ma in pochi col suo tempismo e la sua lucidità.
Odgaard 6,5 – La mossa a sorpresa di Thiago non sfigura. Si inventa un grande assist di tacco per Posch e recupera tantissimi palloni in zona offensiva, ravvivando azioni potenzialmente pericolose.
Aebischer 6 – Gioca al posto di Fabbian perché contro un’avversaria del genere serve più filtro a centrocampo, e offre la sua consueta prestazione operaia.
Ferguson 6,5 – Passa con nonchalance da ultimo dei difensori a primo degli attaccanti. Tenta un paio di conclusioni da fuori e con una impegna notevolmente Sommer.
Saelemaekers 5 – Al 37′ segue Bisseck rinculando fino all’area ma poi lo lascia andare, favorendo la sua inzuccata vincente. Sbaglia più di un appoggio ed è il primo giocatore del tridente ad essere sostituito.
Zirkzee 6 – Apre spazi per i compagni lavorando sia di fisico che con la sua grande tecnica. Non è la gara in cui può confidare in tante palle gol, ne ha una grossa al 78′ e purtroppo la spreca calciando addosso a Sommer.
Moro (25′ st) 5,5 – Non apporta differenze sostanziali né nello schieramento in campo né nel ritmo.
Ndoye (29′ st) 6 – Contribuisce ad aumentare la verve offensiva della squadra accelerando e saltando spesso l’uomo, anche se poi i cross e le conclusioni non sono impeccabili.
Castro (34′ st) s.v. – Debutta in rossoblù cercando il tiro subito dopo l’ingresso in campo. È anche sostanzialmente l’unico pallone che tocca, ma avrà tutto il tempo – e partite più semplici – per ambientarsi in serie A.
Orsolini (34′ st) s.v. – Inaspettatamente panchinato, ha circa un quarto d’ora a disposizione per aiutare i compagni a sbloccare lo 0 sul tabellino, e non può fare miracoli.
Motta 6 – Se l’Inter diventa la seconda squadra a passare al Dall’Ara è perché è la più forte del campionato, non certo per demeriti del Bologna. Thiago si inventa Odgaard titolare, rilancia Aebischer, getta nella mischia anche Castro e per la terza volta in stagione mette in difficoltà l’Inter, anche se a far discutere saranno le panchine di Orsolini, Ndoye, Calafiori e Fabbian (questi ultimi due neppure utilizzati). Il risultato finale è bugiardo e già venerdì prossimo a Empoli i felsinei avranno una chance per tornare a fare ciò che hanno imparato a fare così bene: vincere.
Arbitro Pairetto e assistenti 6,5 – Qualche fischio fa storcere il naso al Bologna, qualche altro all’Inter, ma il metro di giudizio è sostanzialmente uniforme. Interviene meno rispetto al suo solito e tiene in mano senza problemi una gara corretta: in passato si sono visti arbitraggi ben peggiori nei match tra i rossoblù e le ‘strisciate’.
Fabio Cassanelli.
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