I voti ai protagonisti di Bologna-Fiorentina 1-0.
Skorupski 6,5 – Pochi interventi ma estremamente lucidi, dunque decisivi. Come l’uscita bassa sui piedi di Gudmundsson nel primo tempo e la parata per bloccare il colpo di testa ravvicinato di Richardson nella ripresa.
De Silvestri 6 – Partita di esperienza e di sofferenza, con qualche sbavatura in fase propositiva ma tutto sommato perdonabile. Il senatore dello spogliatoio si conferma una presenza importante, non solo nello spogliatoio.
Beukema 6,5 – Coppia ormai imprescindibile, quella con Lucumí. Fa speso a sportellate con Kean e chiude praticamente ogni pertugio centrale.
Lucumí 7 – Non concede letteralmente nulla. Se la Fiorentina non trova un varco che sia uno è soprattutto a causa del colombiano, più uomo ovunque che difensore centrale.
Holm 6 – Al 62′ ha la palla del possibile 2-0 e la sciupa sparando alle stelle, facendo imbufalire Italiano. Ma a parte l’episodio, convince la sua prestazione generosa e applicata, la seconda di fila a sinistra.
Freuler 6 – Il ‘velo-assist’ per Odgaard lo fa entrare nell’azione del gol. Forse non la sua miglior partita di stagione, ma la sua lettura del gioco è sempre garanzia di affidabilità. E a prova d’errore.
Pobega 6,5 – Fisicità decisiva nella supremazia in mediana. Rompe il gioco della Fiorentina e avvia azioni importanti, senza rinunciare al vizio del tiro da fuori, cosa che gli riesce particolarmente bene.
Ndoye 6 – Una sua fuga offensiva lancia il primo allarme nella difesa viola. Prova a ripetersi senza successo, poi finisce k.o. dopo un contrasto con Gosens. Ma nel finale, menomato, sfiora comunque il gol da sottomisura.
Odgaard 7,5 – Il gol decisivo non è un acuto isolato. Il danese cresce alla distanza, fa sempre la cosa giusta e ci prova con ogni mezzo, da sottopunta e da esterno, mettendosi in proprio e dispensando palloni ai compagni.
Dominguez 7 – Una mezza standing ovation lo accompagna all’uscita dal campo: meritata, per la fantasia, il gioco, le invenzioni e il traversone basso capitalizzato da Odgaard. Un po’ egoista nel primo tempo, ma glielo concediamo.
Castro 7,5 – Gara sontuosa, seppur non benedetta dal gol. Un palo gli nega la gioia più grande, Holm quella di un assist alla Zirkzee, ma dopo una prova così l’argentino può essere soddisfatto. Almeno quanto lo siamo noi di lui.
Ferguson (1′ st) 7 – Entra all’intervallo e impatta sul match in maniera devastante: tiri, suggerimenti, idee continue. Manca ancora qualche litro di benzina nelle gambe, ma ormai il capitano è tornato.
Lykogiannis (32′ st) s.v. – Rientra dopo le recenti noie muscolari, fa valere il fisico e gestisce bene diversi possessi.
Posch (36′ st) s.v. – Compiti di puro controllo nel finale, svolti con diligenza e precisione.
Iling Junior (36′ st) s.v. – Conferma le sensazioni negative con un paio di appoggi fuori misura che fanno rumoreggiare il Dall’Ara.
Dallinga (45′ st) s.v. – Se non altro difende col piglio giusto un paio di palloni vitali per far scorrere serenamente il cronometro.
Italiano 7,5 – La rivincita sulla ex squadra tramite una prestazione molto convincente, specie nel secondo tempo, ma soprattutto la certezza di aver plasmato un gruppo con un’identità forte, finalmente in grado di soggiogare anche gli avversari superiori (almeno sulla carta). Vittoria che vale doppio: per aver saputo fermare un’avversaria reduce da 8 vittorie consecutive e per aver riportato il Bologna in zona Europa. O, per usare un linguaggio del Novecento, tra le ‘sette sorelle’ del campionato.
Arbitro Fabbri e assistenti 6 – Il direttore di gara ravennate sembra non poter fare a meno di fischiare tanto. Oggi però quei fischi sono in larga parte corretti, al pari dei cartellini gialli estratti.
Luca Baccolini
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)