Dijks rifinisce, Arnautovic finalizza. Medel detta legge anche su una gamba sola, Sansone vivace ma sprecone
Skorupski 6,5 – Chiamato ad un solo vero intervento quando il risultato è ancora 0-0, va molto bene in uscita bassa su Caputo e sigilla la porta.
Soumaoro 6 – Partita relativamente agevole, anche se l’unica occasione che Caputo ha di presentarsi davanti al portiere è lui a concederla, lasciandosi scivolare l’ex Sassuolo dietro le spalle.
Medel 7 – Doveva uscire al 20′, continua a guidare la difesa anche su un ginocchio solo e quando viene sostituito scatta la standing ovation.
Theate 6,5 – Gara grintosa e arrembante, la cui sintesi è tutta nella sgroppata che si fa a pochi minuti dalla fine nella speranza che Sansone lo imbecchi davanti alla porta e gli faccia calare il tris.
Hickey 6,5 – Nel primo tempo comincia un’azione con un colpo di tacco e va a chiudere il triangolo concludendo a lato di poco. Mantiene una posizione molto alta e molto larga che causa più di un pensiero alla retroguardia doriana.
Schouten 6,5 – Se Sensi non è mai in condizione di creare qualcosa di pericoloso è anche merito del suo preziosissimo lavoro di schermatura. Qualche piccola imprecisione in fase di possesso, ma quanti palloni è chiamato a gestire…
Svanberg 5,5 – Il più in ombra fra gli uomini in mediana, tiene la posizione senza particolari squilli. Ammonito per una scivolata inutilmente rude, esce per precauzione all’intervallo.
Dijks 7 – Appare in gran forma fin dai primi minuti e, tra una sgroppata e l’altra, conferma l’impressione fornendo un assist e mezzo (l’altra metà è di Yoshida) ad Arnautovic.
Aebischer 6 – Alzato sulla trequarti per infastidire Rincon, fa ciò che Soriano ha fatto per tutto l’anno, dando il suo contributo sia in fase difensiva che come collante tra mediana e attacco.
Barrow 5,5 – Enigmatico: buona l’intesa con Arnautovic e il lavoro senza palla, ma negli ultimi metri pecca di grinta in maniera a tratti fastidiosa.
Arnautovic 8 – Apre le danze segnando da due passi il più facile dei suoi gol in rossoblù, poi centra in pieno la traversa con una fantastica conclusione mancina, infine sale a 11 reti trovando il 2-0 in piena area di rigore con un’altra giocata di classe. Tutto ciò, manco a dirlo, lottando sempre come un leone.
Soriano (1′ st) 6 – Cresce col passare dei minuti, beneficiando degli spazi che la Sampdoria inizia a concedere e alternandosi a Sansone come ‘playmaker’ nei contropiedi a disposizione dei rossoblù.
Dominguez (15′ st) 6 – Un tiraccio in curva e un colpo di testa facile preda di Audero per bagnare il ritorno in campo 80 giorni dopo l’intervento alla spalla.
Sansone (15′ st) 5,5 – Anche lui fa vibrare la traversa, ma a differenza di Arnautovic commette un grave errore di precisione e freddezza. Quest’ultima gli manca anche qualche minuto più tardi, quando sul 2-0 potrebbe servire Theate liberissimo a pochi metri da Audero.
Bonifazi (29′ st) 6 – Baldanzoso come sempre, in un paio di circostanze parte palla al piede, rischiando tanto ma generando situazioni molto interessanti in chiave offensiva.
Mihajlovic e collaboratori 7 – Per una sera è tornata la squadra ammirata nel girone d’andata. Anzi, meglio: atteggiamento propositivo, due gol, due traverse, Sampdoria imbavagliata e partita sempre in controllo. Ora la classifica dice 37 punti e decimo posto a 8 lunghezze di distanza, coi rossoblù che devono ancora recuperare la sfida contro l’Inter. Chissà…
Arbitro Pairetto e assistenti 6 – Partita piuttosto corretta, con Pairetto che lascia giocare spesso e volentieri. Gli interventi scomposti di Sabiri e Svanberg vengono puniti con l’ammonizione, mentre la tacchettata di Thorsby sul ginocchio di Medel viene evidentemente ritenuta fortuita (anche la sala VAR tace). Nella ripresa Sensi lamenta un contatto in area proprio con Medel, ma il direttore di gara è vicinissimo all’azione e fa correttamente segno di proseguire.
Fabio Cassanelli
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