Dominguez è un mastino, Soriano ritrova il gol, Skorupski, Danilo e Soumaoro ne evitano un paio
Skorupski 6,5 – Consente ai suoi di andare all’intervallo in vantaggio con una buona parata su Locatelli. Il fortino crolla al 52′, quando Caputo trova un diagonale imparabile, ma se i rossoblù portano a casa almeno un punto è anche merito della sua sicurezza e del suo grande tuffo sul colpo di testa di Marlon al 75′.
Tomiyasu 6,5 – Alla prima mezzora a destra all’insegna dell’aggressività, segue un’ora di contenimento a sinistra per cause di forza maggiore. Sempre applicato, sempre preciso, sempre puntuale.
Danilo 6,5 – Pianta la tenda in area e comanda la linea difensiva che per più di 60 minuti cerca di respingere gli assalti neroverdi.
Soumaoro 6,5 – Al 57′ Traoré potrebbe trovare un semplicissimo 2-1, ma deve fare i conti con il decisivo anticipo in scivolata dell’ex Lille, autore di una prova rocciosa.
Hickey 5,5 – Un avvio confortante contro un osso duro come Berardi, poi l’espulsione (che avrebbe dovuto essere un’ammonizione) e l’inizio di una gara completamente diversa.
Svanberg 6 – Rientra dalla squalifica e riprende possesso della mediana con buon piglio, ma è costretto ad uscire al 34′ a causa dell’inferiorità numerica.
Dominguez 6,5 – Molto bene. Il Bologna si ritrova a soffrire parecchio, lui ringhia con costanza e argina, intercetta e sradica un gran quantitativo di palloni, togliendo più di un pensiero ad una retroguardia già in grande apprensione.
Orsolini 5,5 – Alcune giocate incomprensibili (come la scivolata con cui tenta di tenere in gioco alla cieca un pallone che stava scivolando in corner per il Sassuolo) e poche chance di rendersi pericoloso.
Soriano 7 – Trova il primo gol del suo 2021 con una splendida zampata da attaccante navigato. Dopo il rosso ad Hickey viene abbassato in mediana e contribuisce e fare densità, correndo per due.
Sansone 6 – Sembra in serata frizzante ma ha poco tempo per incidere in avanti, ritrovandosi presto a dover stringere i denti assieme ai suoi compagni.
Barrow 6 – Si avventa sul passaggio impreciso di Magnanelli e lo trasforma nell’assist del vantaggio, dopo aver vinto un rimpallo con Marlon. Quando la partita si fa più sofferta, fatica terribilmente a tenere palla e fare salire la squadra.
De Silvestri (34′ pt) 6 – Al rientro dopo alcune prestazioni non molto convincenti, mette la sua esperienza a servizio delle esigenze della squadra.
Palacio (17′ st) 6 – Tenta qualche ripartenza nel deserto e nel finale difende con maestria il possesso di palla che vale un sudatissimo punto.
Schouten (17′ st) 6 – Si piazza al limite dell’area, abbassa le sbarre e fa il possibile per non far passare nessun avversario.
Skov Olsen (17′ st) 5,5 – Di certo non si risparmia in copertura, ma è anche l’unico dei suoi ad avere nella ripresa la possibilità di puntare l’uomo, non riuscendo a saltarlo nemmeno una volta.
Baldursson (36′ st) s.v. – Dieci minuti più recupero con un compito chiarissimo: nella sua zona non deve passare nemmeno uno spillo.
Mihajlovic 6,5 – Il Bologna entra in campo con l’atteggiamento giusto e trova presto il vantaggio, poi l’inferiorità numerica cambia volto al match. Nota negativa: come già accaduto contro l’Udinese, la squadra si rintana nei suoi 16 metri e fatica terribilmente a mettere la testa fuori. Nota positiva: la mossa di Sinisa, che passa ad una sorta di difesa a cinque, si rivela decisiva per fare densità e rendere la vita difficile al Sassuolo. Dopo una settimana caotica, oggi al mister si può rimproverare poco.
Arbitro La Penna e assistenti 4 – Ecco uno di quei casi in cui il VAR, strumento prezioso, complica la vita all’arbitro di campo anziché rendergliela più facile. Da un lato, la scelta di richiamarlo alla on field review e l’esagerazione nella richiesta di punire col rosso un takle (quella di Hickey su Muldur) sì deciso ma non cattivo, dall’altro la disparità di trattamento rispetto ad altri episodi analoghi capitati nel recente passato. E così una partita bella e corretta viene improvvisamente rovinata e falsata, per stessa ammissione di De Zerbi in conferenza stampa.
Fabio Cassanelli
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