I voti ai protagonisti di Bologna-Friburgo 1-1.
Skorupski 7 – Brutto segno quando è il portiere uno dei migliori in campo. Ma se nella ripresa il Bologna non viene rimontato completamente, il merito è soprattutto suo: respinte decisive, soprattutto quella sul contropiede innescato da un erroraccio di Bernardeschi.
Holm 5,5 – Come tutta la difesa, non si segnalano errori vistosi. Ma nel suo caso pesa una prateria lasciata a disposizione di Scherhant, che al 53′ s’invola verso l’area: è il preludio al pari tedesco.
Vitik 6 – Qualche buona chiusura, sintomo di una progressiva ma non ancora definitiva integrazione nei meccanismi di difesa. Migliora comunque l’intesa con Lucumí.
Lucumí 6 – Grintoso e pimpante nel primo tempo, quando lo si vede addirittura aggredire e prendere i suoi dirimpettai nell’altrui metà campo. Nella ripresa cala fisicamente, ma resta sempre lucido.
Lykogiannis 6 – Se gioca titolare al posto di Miranda un motivo c’è. Lo dimostra anche stasera, presidiando la sua corsia con personalità. O meglio: senza fare danni.
Freuler 5,5 – Lo stakanovista del gruppo è lecito che ogni tanto s’inceppi. Stasera gli mancava un cilindro: meno energico, meno preciso, meno funzionale alla squadra. E gli effetti si vedono tutti.
Ferguson 5,5 – A mancare è soprattutto lo spunto, l’idea messa al servizio dei compagni, magari anche il guizzo personale dal limite dell’area. Troppo limitato, rispetto a quello che tutti ci aspettiamo da lui.
Orsolini 7 – Il primo gol in Europa lo ricorderà per sempre. Giusto, meritato, cercato. Piomba rapido come un falchetto sull’incertezza di Atubolu, che non trattiene il tiro di Cambiaghi. Non una rete spettacolare, ma decisiva. Ed è comunque il numero 77 in carriera coi rossoblù: aggancio a Claudio Bellucci al 13° posto dei migliori marcatori di sempre.
Odgaard 6,5 – Cresce nel finale. E con due tiri (uno a lato di poco e uno respinto) è l’unico del Bologna che va vicino al gol nella seconda frazione. In netta ripresa rispetto all’inizio del campionato.
Cambiaghi 6,5 – Nella prima mezzora corre più di tutti. Paga questa generosità sul piano fisico, ma il gol di Orsolini è anche opera sua, perché quel tiro esploso quasi d’istinto coglie di sorpresa il portiere del Friburgo, che non riesce a trattenere il pallone.
Castro 5 – Non solo non segna, non solo non impensierisce mai la difesa avversaria, ma regala pure il rigore che toglie due pesantissimi punti alla classifica rossoblù. A sua discolpa c’è la fase concitata di gioco, un calcio d’angolo sul quale si avventa un po’ malamente, scivolando sul corpo di Lucumí. Ma la mano c’è. E il VAR, che tutto vede, non lo perdona.
Bernardeschi (21′ st) 4,5 – Va bene il Canada, il riambientamento alla Serie A, i nuovi ritmi di gioco. Ma se vuole puntare al Mondiale non può entrare in campo esibendo come primo numero del repertorio un pallone che manda in porta gli avversari.
Dallinga (21′ st) 5,5 – Poco, troppo poco. Specie per uno che è qui da più di un anno.
Miranda (21′ st) 5 – Perde un pallone sanguinoso. Altro di lui non si ricorda.
Rowe (32′ st) 5,5 – Vivace e volitivo, ma in fin dei conti un solo cross e tante passeggiate da solo. Non è ancora integrato al sistema, gli occorre altro tempo.
Fabbian (48′ st) s.v. – Solo un cameo finale a tempo ormai scaduto.
Italiano 6 – Un punto in Europa League non si butta via, ma per il passaggio del turno (soprattutto se si guarda ai playoff) serve molto più di questa versione annacquata, con possesso palla sempre maggioritario ma poco fruttifero. Viene punito da un’ingenuità di Castro, l’impressione però è che il Friburgo avrebbe potuto comunque pareggiarla in altro modo e magari anche vincerla.
Arbitro Minakovic e assistenti 6 – Decisioni giuste, pure quelle a sfavore del Bologna (rigori così, in epoca VAR, sono purtroppo netti). Arbitraggio equilibrato, anche se non evita qualche episodio di nervosismo nella preparazione dei calci piazzati.
Luca Baccolini
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)