25/09/2025
Fabio Cassanelli
OneFootball, Le pagelle

È di nuovo EuroSkorupski! Castro a centimetri dal primo gol europeo, Zortea si addormenta, Orsolini entra col piglio giusto

Tempo di Lettura: 3 minuti

I voti ai protagonisti di Aston Villa-Bologna 1-0.

Skorupski 8 – Ancora una notte europea esaltante, ancora un rigore parato alla prima partita della fase campionato. Coraggio da vendere, letture e tempismo, il tutto a tirare su un muro (quasi) invalicabile.

Zortea 5 – Interpreta bene l’ormai consueta posizione da esterno aggiunto, ma incappa in un clamoroso blackout con conseguente palla persa che mette in difficoltà Vitik e porta Watkins a presentarsi sul dischetto.
Vitik 6 – Tenere Malen è come cercare di acchiappare il fumo, il ceco gli deve concedere qualcosa. Commette anche il disperato fallo da rigore per evitare il 2-0 ma la prestazione resta di spessore, anche in fase offensiva.
Lucumí 6 – Rincorse e chiusure in extremis, la serata è complessa ma lui risponde presente. Avrebbe anche un ottimo mancino, ma quello oggi rimane più nascosto.
Lykogiannis 6 – Guessand gli scappa via dopo pochi minuti, poi il greco riesce a prendergli meglio le misure e a non sfigurare. Garantendo anche una discreta spinta sulla corsia mancina.

Freuler 6,5 – Deve prendersi dei rischi ma il pallone che gestisce male su un’uscita dal basso è l’unico vero thriller della sua partita. Diversi recuperi alti, tanta intensità e un quasi assist per Vitik, pur tribolando contro dirimpettai di altissimo livello.
Ferguson 6 – In fase di possesso si abbassa lui, con Odgaard e Freuler a fare quasi le mezzali. Non ha vita facile, ma nemmeno la rende tale agli avversari.

Bernardeschi 6 – Aiuta Skorupski a evitare un gol e cerca più volte di trovarne uno con dei tiri dalla distanza: la volontà c’è ma non basta, soprattutto perché a volte sfocia in egoismo.
Odgaard 6 – Qualche guizzo dei suoi torna ad intravedersi, unito ad un’encomiabile abnegazione sul pianto tattico. La ruggine accumulata ancora lo limita, ma la sua importanza per questa squadra resta lampante.
Cambiaghi 6,5 – Il migliore dei rossoblù dentro un primo tempo complicato, dribbling e cross nel tentativo di generare scompiglio. Ma purtroppo anche la solita allergia allo specchio della porta.

Castro 6,5 – Potrebbe insegnare come si lotta e si protegge la palla a colleghi molto più grandi. Centra una traversa pazzesca che va aggiungersi alla poco gradita collezione di legni europei del Bologna.

Holm (25′ st) 6 – Rientro importante e confortante. Ha una mezza occasione di battere a rete sugli sviluppi di una punizione, ma Lucumí lo ostacola involontariamente e lui (in probabile offside) colpisce male.
Orsolini (25′ st) 6 – Va vicino a trasformare il primo pallone toccato in un assist, glielo impediscono solo la traversa e la sfortuna. Mezzo voto in meno per le sbavature che avrebbero potuto dare un altro volto alla gara, come quando non presta attenzione al fuorigioco su una magia di Castro e si nega la possibilità di involarsi verso la porta.
Rowe (25′ st) 6 – Tenta più volte la giocata da esterno a esterno, cercando di coinvolgere Orsolini, più che lo spunto personale: la qualità si vede, manca ancora la giusta sfacciataggine per puntare l’uomo e arrivare al tiro.
Dallinga (38′ st) s.v. – Spesso gli toccano i finali di partita, momenti convulsi in cui incidere sarebbe importante tanto quanto è complicato.
Fabbian (38′ st) s.v. – Italiano spera di pescare il jolly gettando nella mischia uno con la sua capacità di riempire l’area, ma i minuti sono pochi e l’Aston Villa sa come difendere il risultato.

Italiano 6 – Effettua i cambi solo nel finale, dopo lo scampato pericolo sul rigore di Watkins, scommettendo sulla freschezza dei suoi e sulla stanchezza altrui: Orsolini e Castro vanno a centimetri dal premiarlo. Se la gioca quasi alla pari contro una delle favorite per la vittoria finale, aspetto che fa morale ma non fa punti. Giocando così, però, c’è da scommettere che presto arriveranno anche quelli.

Arbitro Gil Manzano e assistenti 6 – Direzione che alterna un metro europeo a fischi per contatti che solitamente in questi palcoscenici non vengono puniti. Kamara e Digne avrebbero meritato un giallo a testa, ineccepibile invece la scelta di assegnare un penalty ai padroni di casa: evidente il fallo di Vitik.

Fabio Cassanelli

© Riproduzione Riservata

Foto: Justin Setterfield/Getty Images (via OneFootball)

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