Skorupski 6 ‒ Bravo a sventare un paio di cross insidiosi, incolpevole sulla conclusione ravvicinata di Lapadula.
De Silvestri 5,5 ‒ Se non può permettersi di spingere per non lasciare completamente scoperte le due corsie, uno con la sua esperienza ‘non può permettersi’ neanche un paio di sbavature difensive non all’altezza del suo curriculum.
Medel 6 ‒ Arretrato in difesa, inizia bene ma è costretto ad uscire ‒ in lacrime ‒ dopo poco più di un quarto d’ora. Che dire: in bocca al lupo, Gary.
Tomiyasu 6 ‒ Quindici milioni bastano sì e no per comprare la metà di un classe ’98 così applicato e in perenne controllo della situazione.
Hickey 5,5 ‒ Personalità da vendere in fase di spinta, più ingenuo in difesa: Lapadula se ne libera con facilità e condanna il Bologna alla seconda sconfitta stagionale.
Schouten 6 ‒ Lascia i compiti d’impostazione al compagno di mediana e si occupa, come sempre molto bene, di fare la guardia all’area rossoblù.
Svanberg 6 ‒ Titolare fisso con Inzaghi, lo ritrova da avversario e gli dà un dispiacere con un guizzo tipico dell’ex Milan, ma il gol viene annullato in maniera più che discutibile per un involontario tocco di gomito di De Silvestri.
Skov Olsen 5,5 ‒ Manca il secondo gol consecutivo non scartando, solo davanti alla porta, due cioccolatini offerti da Soriano e Barrow. Di certo ha un altro piglio rispetto alla scorsa stagione, ma per la cattiveria che pretende Sinisa c’è ancora da aspettare.
Soriano 6 ‒ Il lampo della sua partita è una splendida palla filtrante per Skov Olsen, ma il danese gli nega la gioia del secondo assist in due partite.
Barrow 5,5 ‒ Dal nulla salta due uomini con una serpentina delle sue, ma viene arginato sul più bello dall’uscita bassa di Montipò: perfetta fotografia di come potrebbe essere determinante ma spesso non riesca a scrollarsi di dosso alcuni preziosismi di troppo.
Palacio 5,5 ‒ Teoricamente dovrebbe essere il riferimento centrale, ma un attimo prima è a sinistra e quello dopo a destra. Ubiquo, ma non basta.
Danilo (18’ pt) 6 ‒ Entra a gara in corso per la prima volta in carriera ma non soffre la novità.
Denswil (22’ st) s.v. ‒ Dalle sue parti non succede più nulla.
Orsolini (22’ st) 6 ‒ Salta sempre l’uomo e mette al centro almeno un paio di palloni invitanti.
Sansone (31’ st) 6 ‒ Montipò si supera anche su di lui, che spesso ha difettato in termini di impegno ma da qualche tempo non è neanche particolarmente fortunato.
Vignato (31’ st) s.v. ‒ Mette una bella palla sulla testa di Barrow a pochi minuti dal suo ingresso.
Mihajlovic 5,5 ‒ Medel centrale di difesa è una scelta tattica interessante non premiata dal destino, mentre gli aggiustamenti operati per recuperare lo svantaggio non sortiscono gli effetti sperati. Dopo la sosta avrà il suo bel da fare a tirare una coperta che, complici i contemporanei infortuni del cileno, Poli e Dijks, si è già fatta fastidiosamente corta.
Arbitro Sozza e assistenti 4 ‒ Il direttore di gara e il VAR Di Bello offrono la loro interpretazione di ‘poche idee ma confuse’. Nel primo tempo episodio dubbio (per usare un eufemismo) in area sannita, con Foulon che calcia Soriano nel tentativo di allontanare il pallone. Nella ripresa, il gol annullato a Svanberg grida vendetta. Ma il regolamento, sui tocchi di braccio involontari che generano un gol, non era cambiato?
Fabio Cassanelli
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