Skorupski 5 – Sul primo gol può fare poco, sul secondo nulla, poi causa il rigore dell’1-3 con una gigantesca ingenuità che vanifica i cambi di Mihajlovic e i successivi sforzi dei suoi compagni.
Soumaoro 6 – La Fiorentina attacca prevalentemente sull’altra fascia e lui contiene ciò che deve col solito carattere.
Medel 6,5 – Il migliore, esce al 71′ e c’è da sperare che la botta al polpaccio passi in fretta. Fin lì aveva ingabbiato egregiamente Vlahovic, ovvero il capocannoniere della Serie A, più alto di circa 20 centimetri.
Theate 5 – I viola sul suo lato viaggiano come treni, grazie soprattutto a Gonzalez, lui va in affanno ed è costretto a rispondere con le maniere forti: da un suo fallo sull’argentino nasce la punizione con cui Biraghi fa 2-1.
De Silvestri 5,5 – Regge un tempo, accumulando dopo l’infortunio. Spinge lungo la fascia quando può, copre quando deve, ma in occasione dell’1-0 gigliato si perde Maleh insieme a Soriano.
Svanberg 6,5 – C’è un motivo se vari top club hanno messo gli occhi su di lui. Sempre più consapevole, ha strappo, dinamismo, qualità, tiro e quella visione di gioco che al 42′ gli fa pennellare un lancio sontuoso per Barrow.
Dominguez 5,5 – Meno in luce del solito, asfissiato dalla stanchezza e dal centrocampo avversario. Rimedia un’ammonizione pesante che gli farà saltare la sfida in casa del Torino.
Dijks 5,5 – Mette la gamba su ogni contrasto e gioca con grinta, sapendo di dover risalire le gerarchie, ma in questo momento Hickey è un’altra cosa.
Soriano 5 – Insieme a De Silvestri si fa beffare da Maleh al 33′ e la Viola va in vantaggio. Avulso dal gioco, sull’unica invenzione della sua partita viene fischiato un fuorigioco – inesistente – a Sansone.
Sansone 5 – Un colpo di tacco murato da Milenkovic che forse sarebbe finito in rete, poi più niente. Un conto è entrare come seconda punta a difesa avversaria già stanca, un altro è essere decisivi fin da subito.
Barrow 6,5 – Ha un solo pallone giocabile e lo infila all’incrocio con una gran conclusione mancina al volo. Non sarà una prima punta, ma la porta la vede discretamente…
Hickey (16′ st) 6,5 – È sua la sfortunata deviazione che manda in tilt Skorupski in occasione del rigore per la Fiorentina, ma lo è anche la rete (terza stagionale) che riapre la partita.
Orsolini (16′ st) 5,5 – Gioie e dolori, come sempre. Spreca più di un calcio di punizione e gestisce malissimo alcuni palloni negli ultimi minuti, ma trova anche il bellissimo cambio di campo che permette a Hickey di segnare il 2-3.
Skov Olsen (16′ st) 5 – Per provare a cambiare le sorti di una qualsivoglia gara occorre entrare con tutt’altra grinta.
Bonifazi (26′ st) 6 – Entra col non facile compito di sostituire Medel, non corre particolari rischi e gestisce bene tutti i palloni che gli capitano tra i piedi.
Vignato (33′ st) s.v. – Gettato nella mischia come uomo offensivo in più, alla disperata ricerca della rimonta, non viene praticamente mai servito.
Mihajlovic 5,5 – La scelta di puntare su due esterni con caratteristiche difensive e di rinunciare ad una punta fisica non paga: a tratti il suo Bologna viene schiacciato, e anche se resta in partita fino alla fine incappa in una delle prestazioni più opache degli ultimi mesi.
Arbitro Irrati e assistenti 6 – Direzione tutto sommato pulita, facilitata da una partita grintosa (soprattutto nel primo tempo) ma corretta. Il rigore per la Fiorentina è incontestabile, i gialli a Dominguez e Soumaoro destano invece qualche perplessità. E un po’ di recupero in più non sarebbe stato uno scandalo.
Fabio Cassanelli
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