Medel invalicabile, difesa da applausi, Skorupski ritrova la porta inviolata. Molto bene Dominguez, sottotono Orsolini e Svanberg
Skorupski 6,5 – Non deve fare gli straordinari, ma sul prezioso 0-0 odierno ci sono anche un paio di sue belle parate e la sicurezza che ha saputo dare al reparto, usando bene sia le mani che i piedi.
De Silvestri 7 – Dalle sue parti agiscono Muriel e Gosens, non proprio due qualunque, ma sia lui che il Bologna ne escono incolumi e a testa alta.
Medel 8 – Il migliore in campo, quando gioca così è uno spettacolo. Arcigno e spigoloso, fa la voce grossa contro chiunque e difende il fortino rossoblù con le unghie e con i denti.
Bonifazi 7 – Spavaldo, a volte fin troppo, ma anche ordinato e sempre roccioso, risponde con un’ottima prestazione a chi lo aveva bocciato anzitempo.
Hickey 7 – Compatto e ultraleggero, non sarà un trattore ma non sbaglia nulla (fondamentale, ad esempio, la chiusura su Ilicic nel primo tempo). E come personalità, di anni sembra averne almeno una decina in più.
Kingsley 6 – Un’ora all’inseguimento di palla e avversari, con tanta generosità e un errore che poteva costar caro. Alla sua seconda gara da titolare in A, contro un’avversaria complicata, non gli si poteva chiedere di più: merita fiducia.
Dominguez 7 – Si sta calando sempre più nella parte del mediano di rottura, a dispetto del fisico esile e comunque non disdegnando mai qualche inserimento offensivo. Dove non arrivano Kingsley e Svanberg c’è lui, sempre con garra mista a intelligenza.
Orsolini 5,5 – Dopo quattro minuti getta al vento da pochi metri una chance che una big non ti concede due volte, in più spreca svariati corner sbagliando la misura dei cross. La voglia di provarci, l’impegno e soprattutto l’aiuto ai compagni, però, non mancano mai.
Svanberg 5,5 – Ancora indietro di condizione, dopo il COVID e il periodo di stacco post Europeo. Avulso dal gioco offensivo, battaglia con orgoglio in difesa, rischiando la frittata nel finale con un retropassaggio killer.
Sansone 6 – Scodella in area due palloni al bacio che avrebbero meritato diverso destino. Non si rende pericoloso in solitaria, ma ringhia con continuità contro gli avversari retrocedendo fino alla sua area, e la squadra ne trae beneficio.
Arnautovic 6,5 – Il suo sguardo arrabbiato è da poster in cameretta. Regge fino all’ultimo nonostante le noie fisiche, fa a sportellate con tutti e tre i centrali atalantini nel tentativo di far salire la squadra, elargisce sponde e tiene palla con classe. Peccato solo il mancato colpo di testa in avvio.
Vignato (15′ st) 6 – Entra nel momento di maggior pressione nerazzurra, ci mette grinta e gestisce bene i palloni che gli capitano tra i piedi.
Skov Olsen (22′ st) 6,5 – Il piglio giusto, quello che vorremmo vedere sempre. Mezzo voto in più per la diagonale difensiva su Gosens a trenta secondi dalla fine che sventa l’1-0: sarebbe stata una coltellata.
Soumaoro (36′ st) 6 – Ha l’atteggiamento di chi ha sempre la situazione sotto controllo e respinge con autorità le ultime folate avversarie.
Tomiyasu (36′ st) 6 – Rientra con un buon piglio dopo un lungo stop e aiuta i compagni a difendere il pareggio.
Mihajlovic 7 – Caro Sinisa, allora le gare difensive le sai preparare… Imbriglia il poco amato Gasperini mettendo in campo una squadra votata alla lotta e al sacrificio e strappando un punto che vale come una vittoria su uno dei campi più difficili d’Italia (e non solo).
Arbitro Orsato e assistenti 6,5 – Il direttore di gara, come da suo stile, lascia giocare molto, mantenendo coerenza su ogni fischio e cartellino. Nella ripresa l’Atalanta reclama per un tocco di mano in area di De Silvestri, ma gli addetti VAR non ritengono ci siano gli estremi per una on field review.
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