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Motta fa girare la partita: Lucumí e Saelemaekers decisivi. Calafiori e Ferguson giganti, Zirkzee da doppia cifra, Freuler ancora padrone di Bergamo

Motta fa girare la partita: Lucumí e Saelemaekers decisivi. Calafiori e Ferguson giganti, Zirkzee da doppia cifra, Freuler ancora padrone di Bergamo

Ph. Getty Images

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I voti ai protagonisti di Atalanta-Bologna 1-2.

Skorupski 6,5 – Preciso coi piedi, poco impegnato tra i pali: bene su un tiro-cross di Lookman e sul diagonale di Zappacosta da cui nasce il successivo tap-in del nigeriano, imparabile.

Posch 5 – Il giallo inesistente che riceve al 6′ non lo aiuta, ma il brutto passaggio che precede l’1-0 e i 45 minuti pieni di ruggine sono tutta farina del suo sacco. E infatti Motta nell’intervallo lo sostituisce.
Beukema 7,5 – Può giocare con Calafiori, con Lucumí, con entrambi o anche da solo contro tutti: dalle sue parti, semplicemente, non si passa.
Calafiori 8 – Un’altra partita passata a ridisegnare i confini del suo ruolo e a primeggiare ovunque. Carnesecchi gli inchioda sulla linea una super incornata e rimanda ancora una volta l’appuntamento col primo gol in rossoblù.
Kristiansen 6,5 – Sul gol riempie l’area anziché uscire forte su Zappacosta, che ha il tempo di cercare la porta. La gara è complicata ma lui ci mette testa e corpo, salvando due volte su sulle staffilate orobiche.

Freuler 7,5 – Non se n’è mai andato da Bergamo: non si può spiegare altrimenti l’allucinazione che fa vedere almeno due Freuler in campo. E non è ‘semplicemente’ dappertutto, è sempre al posto giusto: professore.

Orsolini 5 – L’altro ex di giornata vive un primo tempo piuttosto difficile, spezzato soltanto da un sinistro troppo centrale, e a metà gara viene rilevato da Saelemaekers.
Fabbian 6 – La ‘F’ un po’ più sottotono del centrocampo, ma gli altri due sono mostri sacri. Stavolta manda alta sopra la traversa la buona occasione da rete di giornata che è sempre bravo a crearsi.
Ferguson 8 – Rifinisce, trova un gol straordinario, prova a inventarsene uno ancora più bello. Fa l’attaccante? No. Ma solo perché Motta non gliel’ha ancora chiesto. Per ora è ‘solo’ uno dei centrocampisti più forti e completi non d’Italia, d’Europa.
Ndoye 6,5 – La ‘palla lunga’ la mettono – raramente – i compagni, lui ci mette il ‘pedalare’ costante tra attacco e difesa, senza mai risparmiarsi. E un suo sinistro murato genera il 2-1 di Ferguson.

Zirkzee 7,5 – Un po’ cigno, per eleganza e nazionalità, e un po’ falco, perché dovrà anche aumentare il cinismo sottoporta ma intanto i gol in campionato sono 10. Un po’ di questo, un po’ di quello… Insomma, un cyborg destinato a dominare per anni su grandissimi palcoscenici.

Lucumí (1′ st) 8 – Titanico, un guerriero prestato al calcio: non sbaglia nulla, non teme nessuno. Dove passa lui, sul campo dell’Atalanta non cresce più gioco.
Saelemaekers (1′ st) 8 – Qualche buona prestazione l’aveva fatta anche dopo, ma così imprendibile e determinante lo si era visto solo a Salerno. Si ripete in una sfida ‘leggermente’ più importante, guadagnando un fallo dopo l’altro (compreso il rigore dell’1-1) e accendendo – tra le tante – l’azione del 2-1.
Urbanski (11′ st) 6,5 – Da mezzala, il suo vero ruolo, è un’altra storia. Brilla per personalità e visione, talvolta conduce troppo palla, ma nonostante il divario fisico con gli avversari si danna anche l’anima per riconquistarla.
Odgaard (36′ st) 6 – Gli vengono lanciati addosso palloni alti e gli si chiede di addomesticarli e dare ossigeno. Non un compito agevole, ma lui lo svolge bene e scalda anche i guantoni a Carnesecchi (seppur in fuorigioco).
Aebischer (42′ st) s.v. – «Aiutaci a stringere le maglie e portiamo a casa questi tre punti!». Non conosciamo le reali indicazioni di Motta, ma non devono essere state troppo lontane da queste.

Motta 8 – C’è stato un tempo in cui le parole per commentare il Bologna mancavano per troppo scoramento, oggi mancano perché nessun superlativo assoluto sembra sufficiente per descrivere la cavalcata di Thiago e dei suoi ragazzi: 6 vittorie di fila (come nel 1967), scontro diretto vinto d’autorità in trasferta, quarto posto blindato. Se è un sogno non svegliateci, ma non è un sogno: questo Bologna è una meravigliosa realtà.

Arbitro La Penna e assistenti 6 – L’ammonizione iniziale di Posch non c’è proprio, ma per il resto il direttore di gara non commette errori macroscopici e valuta correttamente in presa diretta l’episodio da rigore nell’area atalantina.

Fabio Cassanelli

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Foto: Getty Images (via OneFootball)