Ndoye in grande stile, Miranda non è da meno, Holm e Odgaard travolgenti: al Bologna manca solo il guizzo di un centravanti
I voti ai protagonisti di Bologna-Napoli 1-1.
Skorupski s.v. – La sua partita dura solo 25 minuti per un problema all’adduttore destro. Non evita il gol di Anguissa, sul quale probabilmente perde il tempo a causa del tocco alla disperata di Miranda, che consente al camerunese di correre senza dover controllare il pallone.
Holm 7 – Vero, perde il confronto in velocità con Anguissa, che sembra uscire come Cannavaro nella semifinale mondiale 2006. Ma prima e dopo questo episodio giganteggia su tutta la fascia, sia in difesa sia in attacco, con una personalità mai vista così perentoria ed efficace. Sfiora pure il gol di testa a tempo quasi scaduto.
Beukema 6,5 – Contro i circa 100 chili di Lukaku, anche se non sempre direttamente coinvolto, riesce a tenere energicamente in piedi la linea Maginot.
Lucumí 6,5 – Perde il tempo del rimbalzo su Lukaku, che marcherà benissimo per tutto il resto della gara, liberando la corsa di Anguissa. A parte questa défaillance, una partita sontuosa.
Miranda 7,5 – Una costante spina nel fianco: su punizione, da calcio d’angolo e come inventore di passaggi filtranti illuminanti, come quello che porta Odgaard all’assist per Ndoye. Il tutto annullando o quasi Politano.
Aebischer 6 – Non è Ferguson, e si vede dai tempi non precisissimi di certi passaggi o dalla mira non proprio centrata del tiro. Non è nemmeno Pobega, la cui fisicità forse si sarebbe apprezzata di più. Ma la partita dello svizzero è di incredibile applicazione tattica, e alla fine il risultato porta anche la sua firma.
Freuler 6,5 – Se non lo vedi, non significa che non ci sia. Lo svizzero è il software di questa squadra, sempre.
Orsolini 6 – Spaventa il Napoli soprattutto in avvio di ripresa, dopo un primo tempo volenteroso ma poco incisivo. Oggi sua pericolosità non si misura in tiri o occasioni, ma soprattutto in falli subiti: tanti, segno di quanto fosse temuto.
Odgaard 7 – Assist decisivo: il terzo in campionato, il quinto stagionale. Presenza ormai indispensabile sulla trequarti, in un ruolo da 10 che diventa anche da 7, ma condito dalla capacità di difendere il pallone degna di un 6.
Ndoye 8 – Se ti inventi un colpo di cui erano capaci Mancini o Del Piero significa che è scattato qualcosa. L’anno scorso lo svizzero era praticamente inesistente in fase realizzativa, ora è già a quota 8: il gol di tacco che fa piangere Conte e frustra il sogno scudetto del Napoli è di quelli da ricordare a lungo.
Dallinga 5,5 – Si fa vedere, partecipa, combatte, stringe i denti: il Dallinga primaverile non è più un corpo estraneo alla squadra. Ma di minacce reali portate a Scuffet, neanche l’ombra.
Ravaglia (25′ pt) 7 – Rileva l’infortunato Skorupski e dopo un rapido ambientamento si conferma in grado di reggere l’onere. Decisivo sui titoli di coda di ambo i tempi chiudendo lo specchio a McTominay, Politano e infine Raspadori, con velenosa deviazione di Olivera.
Cambiaghi (32′ st) 6 – Ancora una volta il suo approccio è impeccabile per vivacità e sfrontatezza, con vari spunti interessanti. Olivera lo stende e viene ammonito.
Castro (32′ st) 5,5 – Cosa vuoi dirgli? Che ha sbagliato un gol fatto? Che con più precisione staremmo qui a parlare di un terzo posto clamoroso? È andata così, può capitare.
Dominguez (42′ st) s.v. – Entra, fa sparire il pallone e comparire un cartellino giallo in faccia ad Anguissa.
Fabbian (42′ st) s.v. – Il solito piglio battagliero, aiutando i compagni a mantenere alta la pressione offensiva.
Italiano 8 – ‘Rischia’ di vincere il primo dei tre confronti diretti con le pretendenti allo scudetto (l’Atalanta adesso meno), dimostrando che la sua squadra avrebbe potuto anche partecipare a quella lotta, con un inizio di campionato diverso. Partita rimessa in piedi col gioco e la forza di volontà e pareggio dal peso specifico enorme, nonostante il mancato sorpasso in chiave terzo posto. Esulta sotto la Andrea Costa come fosse arrivato un successo: c’è mancato pochissimo.
Arbitro Massa e assistenti 6 – Il fischietto di Imperia interviene forse un po’ troppo, specie in mezzo al campo, evidentemente per non correre il rischio che una partita molto sentita e intensa si infiammi. Corrette le ammonizioni comminate a Di Lorenzo, Olivera, Anguissa ed Aebischer.
Luca Baccolini
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)