Ndoye rilancia le ambizioni europee del Bologna. Per Castro un altro gol pesante, Cambiaghi e Odgaard entrano e lasciano il segno
I voti ai protagonisti di Bologna-Milan 2-1.
Skorupski 6,5 – Due parate non spettacolari ma fondamentali su Musah, una per tempo. E una costante sensazione di sicurezza, per compagni e tifosi.
De Silvestri 6 – Leao, non proprio l’ultimo arrivato, se lo beve nel gol milanista, ma lui da vero senatore non si fa influenzare e porta in fondo l’ennesima gara lodevole, entrando anche nell’azione del pari.
Beukema 6,5 – Dopo appena venti secondi si fa cogliere impreparato su un lancio a cercare Musah e per poco Gimenez non segna. È in sostanza l’unica sbavatura di un match ben giocato in entrambe le fasi, con e senza palla.
Casale 6 – Una partita in crescendo: si lascia anticipare di testa da Gimenez nell’azione che conduce al gol di Leao. Nella ripresa è un altro: prende un palo sull’1-1 e spazza l’area in modo decisivo a pochi secondi dal termine.
Miranda 6 – Un po’ moscio, a volte persino in ritardo sulle prorompenti incursioni di Musah, ma in una serata del genere non si danno insufficienze.
Ferguson 6,5 – Non brilla negli assoli, complice la posizione arretrata che gli ritaglia Italiano, ma copre bene il campo e pennella il calcio di punizione da cui nasce il gol del pareggio.
Freuler 6,5 – Il senso della posizione chirurgico, l’atteggiamento da leader, la resistenza fisica di un Rolex.
Ndoye 7,5 – L’istinto da goleador (già 6 le reti in campionato) sta prendendo una fisionomia precisa. Dopo encomiabili corse, rincorse e incursioni, all’82’ si getta da rapace sul cross al bacio di Cambiaghi e lo trasforma nel 2-1.
Fabbian 6,5 – Irruento, un po’ scomposto, ma alla fine decisivo, perché si fa trovare al posto giusto nel momento giusto, facendosi rimbalzare addosso la palla per il momentaneo 1-1 di Castro.
Dominguez 6,5 – Qualità e personalità, nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi. Cala abbastanza nella ripresa, ma solo per troppa generosità.
Castro 7 – Sempre combattivo e prezioso ma mai davvero pericoloso fino al gol in avvio di ripresa: una zampata da vero bomber che rimette tutto in equilibrio, l’iniezione di fiducia che ribalta la partita.
Pobega (27′ st) 6 – Ex di turno, approccia con la solita grinta e mantiene inalterato il livello della sostanza in mediana.
Odgaard (27′ st) 6,5 – Italiano lo rischia subito al rientro dall’infortunio e lui risponde con una ventina di minuti alla sua maniera, mandando in tilt la fase difensiva rossonera.
Dallinga (34′ st) 6 – Entra col piglio giusto, lotta su ogni palla e nel recupero non va lontanissimo dal 3-1.
Cambiaghi (35′ st) 6,5 – Conferma la sua crescita post lunga inattività con contrasti vinti, fughe palla al piede, un tiro a fil di traversa e l’assist a Ndoye per la rete della vittoria.
Calabria (39′ st) s.v. – Solo un’apparizione contro la sua squadra del suo cuore e della sua vita, battuta e staccata.
Italiano 8 – Il Bologna non vinceva in casa col Milan da 23 anni. Solo per questo, al di là dell’ottima prestazione dei suoi ragazzi, stanotte bisognerebbe fargli una serenata sotto casa. Se si guarda la classifica, poi, ci si accorge che sta nascendo qualcosa di speciale.
Arbitro Mariani e assistenti 6 – Il fischietto di Aprilia arbitra da internazionale, quale lui è, e lascia giocare molto se non troppo. Manca infatti qualche fallo qua e là, e forse mancano anche un paio di ammonizioni, ma se non altro il metro di giudizio è equo, spinte in area incluse. Proteste rossonere sul gol dell’1-1 per l’involontaria sponda col polso di Fabbian che libera al tiro Castro, ma la regola seppur stramba è chiara: la cosiddetta ‘immediatezza’ sui tocchi involontari di mano vale se chi colpisce il pallone poi segna, mentre se il tocco fortuito si trasforma casualmente in un assist non è punibile. Da rivedere in futuro, forse, ma per stasera nessuna infrazione.
Mario Sacchi
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)