Skorupski 5,5 – Il tacco volante di Caprari è certamente un bel gesto tecnico, ma il suo riflesso è goffo e insufficiente: nei vari replay si capta un labiale dello stesso Sinisa, arrabbiato e incredulo per il gol concesso dal suo portiere. Nella ripresa si riscatta almeno parzialmente con due buoni interventi su Simeone e uno su Caprari.
Hickey 5 – Quando non può sganciarsi e deve soltanto difendere va in difficoltà, e oggi gli tocca persino farlo sulla fascia destra. Lazovic gli dà parecchio filo da torcere: il serbo corre, dribbla e crossa a ripetizione, e Aaron lo contiene raramente.
Bonifazi 5,5 – Cincischia troppo col pallone e si rende spesso protagonista di un episodio negativo: oggi è il turno di un retropassaggio killer verso Skorupski che solo grazie alla freddezza del polacco non si trasforma in un regalo al Verona.
Medel 5,5 – Subito un grande anticipo di testa su Simeone, con cui ingaggia un duello rude ma onesto fino a che l’argentino non esce dal campo. A quel punto deve occuparsi di Kalinic, ma non riesce nemmeno a contendergli il pallone con cui il croato inchioda il definitivo 2-1.
Binks 6 – Da quando è a Bologna ha dovuto adattarsi a diversi ruoli, moduli e compagni di reparto diversi, e per un classe 2001 catapultato dal Canada non dev’essere facile trovare un equilibrio in queste condizioni. Resta sempre a galla, ed è già tanto.
Theate 5 – Prosegue il suo periodo non particolarmente positivo, anche se stasera ha l’alibi di aver dovuto ricoprire un ruolo, quello di laterale a tutta fascia, che non gli è congeniale.
Svanberg 5,5 – Nel primo tempo si nasconde, nella ripresa prova ad uscire allo scoperto ma l’assenza di un chiaro disegno offensivo rende spesso vani i suoi inserimenti.
Dominguez 5,5 – Serata no, diversi tocchi sbagliati e meno intensità del solito. Il dolore alla spalla sinistra lo condiziona e lo costringe al cambio: approfittando della sosta si sottoporrà ad un intervento che rimanda da tempo e forse gli farà chiudere qui la stagione.
Soriano 5,5 – Balla costantemente nel suo ruolo, che non è di mezzala ma nemmeno di trequartista. Cerca come può di fare da collante fra reparti, ma la sua palla migliore (quella per il gol di Orsolini) è a dire il vero abbastanza casuale.
Sansone 5 – Ha caratteristiche opposte rispetto ad Arnautovic: punta su dinamismo e imprevedibilità, ma nonostante non faccia mancare l’impegno riesce a toccare pochissimi palloni.
Orsolini 6,5 – Quattro gol e un assist nelle ultime 6 gare giocate, oggi ne trova uno difficilissimo facendolo sembrare semplice. Il migliore dei rossoblù, nonostante qualche palla gestita con sufficienza: perché esca lui e non Sansone, per far posto ad Arnautovic, resta un mistero.
Annan (21′ st) 6 – Molto più a suo agio di Theate largo a sinistra, entra in campo senza paura e partecipa agli assalti finali. Dopo l’esordio in Coppa Italia, anche quello in Serie A.
Vignato (21′ st) 6 – In pochi minuti trova qualche accelerazione interessante e soprattutto un cross su cui Falcinelli avrebbe forse potuto fare meglio.
Arnautovic (33′ st) s.v. – Qualche minuto fatto di fisicità e buona volontà, senza però riuscire ad incidere.
Falcinelli (41′ st) s.v. – Dentro nel rush finale, grande voglia e un paio di conclusioni sbilenche.
Mihajlovic 5,5 – Assenze e acciacchi lo portano a fare di necessità virtù e a schierare un Bologna che si fa apprezzare per intensità, deludendo però sul piano delle trame di gioco (in realtà non un inedito, con questo nuovo assetto): senza il punto di riferimento Arnautovic, le azioni offensive sono affidate a invenzioni estemporanee e improduttive. Il gol di Orsolini instrada la partita al meglio, poi la peggior condizione fisica e qualche scelta rivedibile (perché fuori Orsolini?) spalancano la strada ad un ottimo Verona, che comunque ci mette anche tanto di suo.
Arbitro Gariglio e assistenti 6,5 – Il pubblico di casa è caldo e insofferente, lui non si lascia condizionare e fischia solo ciò che è giusto. Stesso discorso per i cartellini, tutti corretti.
Fabio Cassanelli
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