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Sansone riaccende il Bologna, Hickey sempre tra i migliori. Bardi risponde presente, Barrow no, difesa in affanno senza Medel e Soumaoro

Sansone riaccende il Bologna, Hickey sempre tra i migliori. Bardi risponde presente, Barrow no, difesa in affanno senza Medel e Soumaoro

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Bardi 6 – Torna titolare in A dopo quasi tre anni, cavandosela bene prima su Molina in uscita bassa e poi su una staffilata di Success. In mezzo viene infilato, senza alcuna colpa, da Udogie e dallo stesso Success.

Bonifazi 6 – Oggi interpreta il ruolo con grande pulizia, cerca di giocare la palla senza esagerare e di verticalizzare quando può, difendendo senza sbavature sia a tre che a quattro.
Binks 5 – Un’ora fuori ritmo e di grande affanno. In occasione del momentaneo 1-2 ha la peggio contro Success sia sulla sponda con cui il nigeriano inizia l’azione che poi dentro l’area, dove lo perde completamente di vista e gli regala l’opportunità di segnare.
Theate 5,5 – In occasione della prima rete friulana non riesce ad opporsi fisicamente a Success, bravo ad anticiparlo e a servire un ‘cioccolatino’ che Udogie deve solo scartare. Si riscatta non sbagliando più nulla fino alla fine e reagendo con grande grinta, ma quell’errore pesa comunque tanto.

De Silvestri 6 – Rientra dal primo minuto offrendo una prestazione ordinata benché avara di spunti memorabili.
Soriano 6,5 – In un primo tempo complicato manda in porta Barrow con un lancio splendido che il gambiano non sfrutta a dovere, poi va in crescendo e da vero capitano si carica sulle spalle la squadra nel momento più difficile, pulendo tanti palloni sporchi in assenza di Schouten.
Dominguez 5,5 – Ritrova una maglia da titolare dopo tre mesi e un po’ di ruggine si fa sentire. Condivide col compagno di reparto una giornata storta dal punto di vista della precisione nei passaggi.
Svanberg 5,5 – Partita insufficiente condita da un’insolita quantità di palloni giocati male. Merita mezzo punto in più per il tocco con cui spalanca la porta a Hickey in occasione del vantaggio rossoblù.
Hickey 7 – Oggi avrebbe dovuto rifiatare, invece va in campo per l’infortunio nel riscaldamento di Dijks ed è proprio lui a segnare l’1-0 (quinto gol stagionale) con un colpo da biliardo, risultando poi tra i migliori in assoluto.

Orsolini 6,5 – Prima trova un gol annullato per fuorigioco, poi col suo classico gioco di gambe disorienta l’avversario diretto e crossa un pallone perfetto per il 2-2 di Sansone. Ha sulla testa anche la chance del 3-2, ma alza troppo la parabola.
Barrow 5 – Viene spesso a prendere palla sulla linea di centrocampo: da lì prova a creare superiorità con un dribbling o ad impostare un’azione offensiva, ma non ci riesce praticamente mai. La goffaggine con cui spreca il contropiede propiziato da Soriano è la fotografia del suo momento di forma.

Aebischer (13′ st) 5,5 – Un po’ troppo timido e impacciato, non rischia mai un passaggio più lungo di due metri.
Sansone (13′ st) 7 – Pronti via, mette piede in campo e dopo un minuto trova la prima rete stagionale, quattordici mesi dopo l’ultimo timbro. Come spesso accade, il suo ingresso dà vivacità e garantisce al Bologna più opzioni offensive.
Mbaye (30′ st) s.v. – Entra per dare un mano sulla fascia sinistra e fa il suo, come sempre.
Viola (30′ st) s.v. – Due calci piazzati che uno col suo mancino avrebbe potuto sfruttare meglio.
Falcinelli (42′ st) s.v. – Giusto un cameo nella speranza di trovare la zampata decisiva.

Mihajlovic e collaboratori 6,5 – Ennesima dimostrazione del cuore di questa squadra. Oggi al Bologna (oltre all’allenatore) mancavano sette giocatori, cinque dei quali titolari, eppure i felsinei sono riusciti a trovare le risorse e le motivazioni per giocare una buona partita contro un avversario scomodo. Grazie al pareggio odierno i rossoblù allungano a quattro la striscia di risultati utili consecutivi, cifra mai raggiunta finora in stagione, il che la dice lunga sul carattere di Soriano e compagni. Decisivo, sul piano tecnico-tattico, il passaggio al 4-2-3-1 con l’uscita di Binks e l’ingresso di Sansone.

Arbitro Santoro e assistenti 5 – Santoro arbitra per la terza volta l’Udinese su 4 direzioni in Serie A e innervosisce un match che per via delle caratteristiche dei bianconeri si preannunciava ruvido prima ancora del fischio d’inizio. I friulani si confermano una squadra ‘cattiva’ (22 i falli messi a referto) e il direttore di gara non fa nulla per tamponarne l’aggressività. Solo due i cartellini gialli sventolati in faccia a Becao e soci, e citiamo proprio il difensore brasiliano perché ci chiediamo come sia stato possibile che abbia terminato la sua partita senza essere ammonito.

Fabio Cassanelli

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