Skorupski al top, bene Danilo, Schouten, Soriano e Tomiyasu. Poli entra alla grande, male Dijks e Barrow
Skorupski 8 – Il migliore, di nuovo. Due miracoli ravvicinati su Ibrahimovic, un rigore parato allo stesso svedese, uno intuito e solo sfiorato di Kessie e altri tre o quattro ottimi interventi.
Tomiyasu 6,5 – Sul primo rigore, Rebic gli passa di fianco al doppio della velocità e arriva primo sulla ribattuta. Nel complesso si propone con la solita efficacia in avanti e ostacola bene le folate del ‘motorino’ Hernandez.
Danilo 6,5 – Non soffre il grande potenziale offensivo degli avversari, nel finale si inventa anche uno splendido lob per Soriano che poteva valere il pareggio.
Soumaoro 5,5 – Ibra è un cliente difficile che un paio di volte gli fa girare la testa, ma lui risponde colpo su colpo. Fino al 10′ della ripresa, quando rovina la sua prestazione con un goffo fallo di mano nel tentativo di anticiparlo.
Dijks 5 – Spinge poco e si addormenta su un pallone leggibile in mezzo all’area, tirando la maglia di Leao e causando rigore. Iniziò malissimo il suo campionato con un rosso a San Siro, chiude il cerchio con un errore che costa carissimo.
Schouten 6,5 – Qualche errore di misura, ma quanti palloni gioca! I compagni lo cercano in qualunque occasione, a volte mettendolo persino in difficoltà, ma lui ne esce sempre bene.
Dominguez 5,5 – A tratti fa quasi il secondo trequartista e ha la qualità per farlo, ma sul più bello si fa incantare da Donnarumma in uscita bassa e manca il possibile 1-1. Sul suo giudizio incide anche qualche palla persa di troppo.
Orsolini 5,5 – Esce dal campo arrabbiato, forse consapevole della presenza di Mancini in tribuna. È lui, però, a non sfruttare l’occasione di mettersi in mostra, disputando la solita partita fatta di fiammate che promettono e non mantengono.
Soriano 6,5 – Anche in una partita complicata prova a lasciare il segno con visione, tecnica e onnipresenza. Nel primo tempo manda in porta Sansone con un filtrante splendido, nel secondo impegna Donnarumma con un pericoloso tuffo di testa.
Sansone 5,5 – Si mangia un’occasione a pochi metri dalla porta e da lì in poi esce progressivamente dal gioco, dopo un primo tempo in cui, pur con qualche sbavatura, era stato il più attivo dei suoi là davanti e preziosissimo in copertura.
Barrow 5 – Nel primo tempo almeno ci prova, ma viene coinvolto poco e spreca ogni pallone. Nella ripresa, semplicemente, sparisce dal campo. Più che di ruolo, sembra una questione di testa.
Skov Olsen (21′ st) 5,5 – Non puoi meritare la sufficienza se l’assist per Poli è l’unico pallone che sei riuscito a passare ad un compagno anziché ad un avversario.
Svanberg (21′ st) 6 – Entra, strappa palla all’avversario, ne salta un altro con un tunnel e imbuca per Skov Olsen. Quantità e qualità, non è un caso che proprio il Milan gli abbia messo gli occhi addosso.
Vignato (21′ st) 5,5 – Ingresso meno vivace di altre volte, si trova spesso in una zona di campo in cui non può inventare niente di pericoloso.
Palacio (33′ st) 6 – Rubando palla a Hernandez insieme a Poli, propizia il contropiede del gol. Poco dopo arriva tardi sull’unico buon pallone giocato da Barrow nella ripresa e spreca la chance del pareggio.
Poli (33′ st) 6,5 – Entra, ringhia e trova di precisione il classico gol dell’ex che per qualche minuto riaccende la speranza.
Mihajlovic 6 – La partita di oggi è la fotografia di quello che lui sostiene da tempo: a questa squadra manca ‘solo’ un finalizzatore. Soltanto la scarsa incisività offensiva, infatti, gli impedisce costringere la capolista ad un pareggio che sarebbe stato meritato.
Arbitro Doveri e assistenti 5,5 – I fischi viaggiano soprattutto in una direzione, ma contro le big non c’è mai da stupirsi. due rigori per il Milan ci sono, ma il primo sembra preceduto da un fallo di Ibrahimovic.
Fabio Cassanelli
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