Skorupski, Binks e Svanberg gli unici a salvarsi in una serata cupa, meglio i subentrati dei titolari. Positivo l’esordio del 2003 Pyyhtia
Skorupski 6 – Dopo cinque minuti nega il gol a Lozano alzando il braccio da terra in uscita. Incolpevole sui gol. Anzi: evita il terzo, sempre sull’implacabile Lozano.
Soumaoro 5,5 – Una manata sulla faccia di Rrahmani gli costa l’ammonizione che gli farà saltare il Verona. Per il resto, poco da ricordare.
Binks 6 – Seconda consecutiva da titolare. Buona personalità e chiusure puntuali sia di testa che di piede.
Theate 5 – Non copre Lozano sull’1-0, poi nel secondo tempo gli pesta platealmente la caviglia: il VAR lo grazia, è solo giallo. Molti pasticci anche in fase d’impostazione, con Mihajlovic a riprenderlo spesso.
De Silvestri 5,5 – Si fa prendere il tempo sul suo lato di competenza, ed è da lì che parte il cross rasoterra capitalizzato da Lozano per l’1-0. Buoni ritmi tenuti fino alla fine, ma non basta.
Soriano 5 – Poco più di un’ora in continua sofferenza, marginalizzato sia dai giocatori del Napoli, che gli stringono gli spazi di manovra, sia dai suoi stessi compagni, che non lo rendono più il perno tattico di un anno fa.
Viola 5,5 – In un ingrato e complesso compito di playmaker, evidenzia un po’ d’affanno nella condizione fisica ma serve palle potenzialmente interessanti, pure con una certa grazia. Esausto, cede il passo dopo un’ora.
Svanberg 6 – Smista una gran quantità di palloni e contribuisce alla crescita della squadra nel finale. Al 93′ conquista una punizione al 92′ e la calcia splendidamente sul palo: sfortunato.
Hickey 5,5 – Le poche volte che ha spazio, sgroppa sulla fascia o tenta il tiro in porta. Purtroppo con risultati non eclatanti.
Sansone 5 – Qualche corsa qua e là, senza troppa convinzione. Resta sempre troppo lontano dalla porta per impensierire o farsi notare.
Arnautovic 5 – Ruba un paio di palloni, tira con poco mordente e alla fine non disturba più di tanto la difesa napoletana. Al 52′ Mihajlovic lo toglie a causa di un problema fisico per far spazio al redivivo Falcinelli.
Dominguez (7′ st) 5,5 – Una mezzora abbondante che se non altro, sul piano fisico, fa ben sperare. Riguardo invece alla precisioni di tiri e passaggi, oggi meglio glissare.
Falcinelli (7′ st) 6 – Una presenza a certificare la bontà del professionista, che si fa trovare pronto, si batte con grinta e si costruisce due interessanti conclusioni, purtroppo non valorizzate dalla mira.
Skov Olsen (7′ st) 6 – La porzione di gara che gli viene affidata corrisponde alla fase più volitiva del Bologna, e un po’ del merito è anche dei suoi strappi sulla corsia di destra.
Vignato (21′ st) 6 – Discorso simile a quello di Skov Olsen, seppure in una zona di campo più trafficata. Ma la qualità c’è e andrebbe sfruttata più e meglio.
Pyyhtia (26′ st) 6 – Debutto in Serie A positivo per il carneade finlandese classe 2003, che smista con intelligenza tutti i palloni che passano dai suoi piedi.
Mihajlovic 5 – Partita buttata nel primo tempo, con un approccio discutibile. Meglio la ripresa, quantomeno nella seconda parte. Le statistiche dicono che il Bologna ha tirato 12 volte contro le 14 del Napoli, ma è la qualità a fare la differenza. In generale, al netto di tutti gli alibi a cui il mister non si è mai aggrappato ma esistono, una brutta prestazione.
Arbitro Marinelli e assistenti 6 – La tendenza è quella di far giocare e non punire i contatti leggeri. A trarne beneficio è soprattutto il Bologna, che in un paio di circostanze evita il rigore o un cartellino di colore più scuro. Nel complesso, tra arbitro e VAR, il metro di giudizio resta coerente.
Luca Baccolini
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