Skorupski para tutto il parabile, incluso un rigore. Bene Soumaoro, Schouten e Orsolini, positivo l’ingresso di Cambiaso e Zirkzee
I voti ai protagonisti di Bologna-Juventus 1-1.
Skorupski 8 – Primo tempo in versione Yashin: almeno quattro interventi decisivi, tra cui il rigore parato a Milik. Forse mai determinante come oggi nella sua avventura rossoblù.
Posch 6 – Se la cava in una gara condizionata dall’ammonizione immediata: Kostic e Iling sono clienti scomodi. Sull’1-1 di Milik non riesce a rinviare bene il pallone, poi sfiora il raddoppio di testa e costringe al giallo Rabiot.
Soumaoro 7 – Non sbaglia una lettura che sia una nelle chiusure e negli anticipi: solita prestazione granitica.
Lucumí 6 – Causa il rigore, ma tutto nasce dalla necessità di rimediare ad un brutto errore di Moro. Si riscatta con una prova di sostanza.
Kyriakopoulos 6 – Più guardingo nel primo tempo, più coraggioso nel secondo. Sempre con precisione quando la sfera transita dai suoi piedi.
Schouten 7 – Un giocatore in grandissima ascesa e si vede: solita pulizia in uscita dal traffico, egregio lavoro in fase d’interdizione.
Moro 6 – Croce e delizia all’interno del match: il brutto pallone perso da cui nasce il rigore su Milik, il pallone coi giri perfetti per Posch a metà del secondo tempo.
Orsolini 7 – Vuole farsi perdonare Verona e ci riesce subito: rigore guadagnato e trasformato con freddezza, con annesso record perdonale di gol (9) nel massimo campionato. Poi la solita vivacità.
Dominguez 6 – Interno solo sulla carta, visto che spesso e volentieri lo si ritrova a sinistra. Non lesina corse e rincorse, perdendo un po’ in termini di lucidità.
Ferguson 6 – Fisicamente sembra essere in calo e l’andazzo della sfida non gli consente troppe percussioni e inserimenti, né da esterno né da trequartista.
Barrow 6,5 – Molto attivo nel corso della partita, per se stesso e per i compagni. Attaccando la profondità spaventa la retroguardia bianconera a ridosso dell’intervallo.
Cambiaso (22′ st) 6,5 – Una ventina di minuti ficcanti al rientro dopo il lungo stop. Da gennaio in poi, di fatto, un nuovo e brillante acquisto.
Zirkzee (22′ st) 6,5 – Dalla panchina sa sempre come incidere: scalda i guantoni a Szczesny e manda verso la porta sia Aebischer che Cambiaso.
Aebischer (36′ st) 6 – All’84’ supera Gatti ma, ormai in caduta, non riesce ad inquadrare lo specchio con un pregevole tocco sotto.
Medel (36′ st) s.v. – Un brividone nel recupero, quando sfiora l’autogol per neutralizzare un cross basso di Iling.
De Silvestri (41′ st) s.v. – Dentro nel finale per rilevare lo stanco e ammonito Posch.
Motta 6,5 – Come avvenuto contro il Milan, il vantaggio nei primissimi minuti finisce paradossalmente per condizionare la gara del Bologna, con gli avversari a prenderne in mano le redini e a creare i presupposti per il pareggio, trovato poi nella ripresa. Ma proprio nella ripresa i rossoblù legittimano a pieno il risultato tramite un maggior controllo della situazione: dominio del palleggio, occasioni e presupposti per far male. I cambi di Thiago, Zirkzee in primis, incidono e mandano segnali ben precisi alla squadra. In questa maniera la Juventus diventa (dopo Inter, Lazio e Milan) l’ennesima big ad uscire dal Dall’Ara senza il bottino pieno.
Arbitro Sozza e assistenti 6 – Il monitor per le revisioni sul campo va fuori uso, almeno nella prima ora di gioco, dunque le due decisioni più importanti vengono prese direttamente in sala VAR e comunicate al direttore di gara, che aveva valutato male: da rigore il contatto Danilo-Orsolini, in area quello Lucumí-Milik. Rimandato l’arbitro, quindi, malgrado un metro di giudizio uniforme, stavolta è Mazzoleni a strappare la sufficienza per tutti.
Riccardo Rimondi
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