Skorupski sempre più europeo, Posch in bambola. Freuler solita certezza, Lucumí fa pure gol, Dallinga lancia qualche segnale
I voti ai protagonisti di Bologna-Lille 1-2.
Skorupski 7,5 – Tiene in piedi la partita sullo 0-0, poi evita che il Lille dilaghi con interventi al limite del prodigioso. Freddo e lucido in tutte le uscite basse, non può davvero nulla sulle due conclusioni ravvicinate di Mukau.
Posch 5 – Sintomi di inadeguatezza s’erano avvertiti col Monaco, stasera è arrivata la conferma. Il suo rinvio da cui nasce lo 0-1 è qualcosa di tragicomico, purtroppo archiviabile solo nella cineteca di Paperissima. Anche nella ripresa non migliora, anzi, si fa superare in corsa più volte. E anche il raddoppio nasce dalla sua corsia.
Beukema 5,5 – Diciamo che se il tuo compagno ti sparacchia addosso un missile che diventa l’involontario assist per l’avversario, una piccolissima percentuale di responsabilità c’è comunque. Il problema, più che in quell’episodio, è la mancata chiusura sul secondo gol francese.
Lucumí 6,5 – Il suo gol, comunque sia andata, è storico: erano 60 anni che il Bologna non segnava in Champions e 22 in assoluto in una competizione europea. Considerando che anche il Real Madrid lo sta seguendo, diciamo che ha fatto gol nella serata giusta.
Lykogiannis 6 – Piglio deciso, baricentro alto e via andare. Spaventa Chevalier da distanza ravvicinata e il suo preciso calcia piazzato diventa un assist al bacio per Lucumí.
Freuler 6 – Resta sempre una presenza affidabile e sicura, anche se con mira un po’ sbilenca quando è chiamato al tiro. Suo, al 59′, il quasi assist per l’incornata di Dallinga addosso a Chevalier.
Orsolini 5,5 – Bellissimo ma inutile il filtrante che innesca Dallinga nel gol annullato d’inizio gara. La sua partita finisce lì, sostanzialmente, perché da quel momento arrivano solo punizioni ciabattate, corse a vuoto e soprattutto nessuna vera chance da gol.
Fabbian 5,5 – Parte bene, con movimenti imprevedibili ad aggirare la difesa transalpina e qualche pallone invitante piazzato a centro area. Poi si perde un po’ e non trova più sbocchi. Ma qualche pallone in mezzo l’ha messo.
Ferguson 5,5 – Qualche sbavatura di troppo rispetto alla sua versione pre infortunio, e una gamba ancora un po’ pesante (David lo salta nell’azione del raddoppio). In ogni caso, uno come lui sempre meglio averlo in campo che in panchina.
Ndoye 5,5 – L’allergia al gol prosegue, e fin qui nulla di nuovo. Ma oggi rischia parecchio in disimpegno e propone meno del solito, a parte qualche palla rasoterra messa in mezzo senza troppa precisione. Se non altro si procura la punizione del momentaneo pareggio.
Dallinga 6 – Di incoraggiamento, dopo averlo trattato con la severità che merita un giocatore valutato 18 milioni. Stasera sembra finalmente sintonizzato alla partita, come dimostra il bel gol annullato dal VAR al 5′ per fuorigioco. Sfodera un’inedita (per lui) aggressività a centrocampo e recupera anche qualche pallone, fallisce l’1-1 di testa e poi comincia a calare, uscendo dalla partita pur senza uscire dal campo.
Miranda (23′ st) 6 – Entra per lo stanco Lykogiannis e un paio di incursioni le propone. Anche un tiro verso la porta, ma non è serata.
Odgaard (23′ st) 5,5 – Entra per fare l’esterno, come non accadeva da un po’, e ottiene solo un giallo, facendo quasi rimpiangere l’Orsolini non brillantissimo di stasera.
Castro (30′ st) s.v. – Un quarto d’ora più recupero è troppo poco per invertire la rotta.
Iling (40′ st) s.v. – Poco più di un cameo per uno dei tanti oggetti misteriosi arrivati in estate.
Holm (40′ st) s.v. – Idem come sopra, rilevando uno sconsolato Posch.
Italiano 5,5 – Propositivo è propositivo, il suo Bologna. Ma drammaticamente sterile. Il gol, il primo in cinque partite di Champions, arriva sugli sviluppi di un calcio piazzato. Segnare su azione, manco per idea. E per un Dallinga un po’ rivitalizzato (speriamo) c’è un Posch da recuperare psicologicamente. Intanto però la corsa playoff, salvo miracoli calcistici e aritmetici, è ormai compromessa.
Arbitro Oliver e assistenti 6 – Qualche decisione qua e là non convince a pieno, ma la partita nel suo agonismo brilla per correttezza e il fischietto inglese la porta in fondo senza alcun problema. Guardalinee e VAR, sui fuorigioco, fanno (purtroppo per i rossoblù) il resto.
Luca Baccolini
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)