Skorupski 6 – Incolpevole sul gol doriano, effettua interventi ordinari ma precisi, soprattutto nelle uscite. Cresce in personalità nell’orchestrare i lavori di una difesa non sempre esente da amnesie.
Tomiyasu 6 – Subito vicino al gol con un velenoso tiro-cross, meno spavaldo in avanti ma sempre attento e concentrato dietro. Tranne quando, ad inizio ripresa, restituisce palla a Quagliarella che angola troppo.
Danilo 6 – Mura Quagliarella, ma solo all’inizio. Sul cross di Augello che porta al gol dell’1-1 se lo lascia passare alle spalle senza opporre la minima resistenza. Poi rialza la testa.
Soumaoro 7 – Recuperato in extremis, risulta determinante in quasi tutte le circostanze difensive, mettendoci sempre corpo, testa e anima.
Dijks 6 – Ritrovato in gruppo a metà settimana, mastica bene i palloni che si ritrova, anche se buona parte del gioco rossoblù passa sull’opposta corsia oppure sui piedi del dirimpettaio Barrow.
Schouten 5,5 – Errore marchiano in avvio, quando perde palla al limite dell’area e libera Thorsby al tiro: per fortuna c’è il palo. Il resto del match, fatta eccezione per il preciso filtrante che libera Palacio davanti ad Audero, è pieno di imprecisioni, ritmi lenti e ritardi cronici nel sintonizzarsi alla manovra.
Svanberg 8 – Il fondamentale gol del 2-1 a ridosso dell’intervallo e molto altro, soprattutto l’assist del 3-1 per Soriano. La sua vocazione offensiva premia chi gli ha concesso un baricentro più alto della sua posizione di partenza nel 4-2-3-1.
Skov Olsen 6 – Timidino nel primo tempo, più spavaldo nel secondo. Fallisce da posizione ultra invitante il gol del possibile 3-1 (subito dopo l’errore di Palacio), poi però entra nei prodromi dell’azione che porta al tris di Soriano, con un ulteriore crescendo.
Soriano 7 – Molto ombreggiato dalla marcatura perenne che Ranieri gli confeziona, guadagna qualche fallo con la sua intelligenza tattica e poi sfodera il colpo del 3-1 che sigilla la partita. Nona rete stagionale, record personale in Serie A: ora nel mirino c’è quello siglato nella Liga col Villarreal (10).
Barrow 7 – Gol alla sua vittima preferita, poi un errore in disimpegno che innesca l’azione del pareggio ligure. Trova subito la sua rivincita servendo l’assist per Svanberg dopo una percussione galoppante. Entra ed esce dal palcoscenico a suo piacimento e Sinisa lo sgrida di continuo. Chissà con quali effetti…
Palacio 6,5 – Assist al bacio per Barrow che genera l’1-0, gol fallito sul 2-1. Solita classe, solita generosità e un po’ di appannamento dovuto agli anni e al tipo di gioco che gli si richiede, con forsennate corse in avanti che ogni tanto meriterebbero qualche sostituto.
Dominguez (24′ st) 6 – Rileva Schouten e pochi istanti dopo il Bologna trova il gol del 3-1. Amministra con intelligenza ogni pallone che passa dai suoi piedi.
Sansone (24′ st) 6 – Dà ossigeno all’esausto Palacio e realizza il 4-1 con un pregevole ‘cucchiaio’. Purtroppo in fuorigioco.
Orsolini (38′ st) s.v. – Cameo di pochi minuti per ribaltare rapidamente il fronte dopo ogni assalto blucerchiato e puntare al poker.
Poli (38′ st) s.v. – Gli applausi dei pochissimi presenti a Svanberg e la sua tranquillità per mettere in ghiaccio la vittoria.
De Silvestri (45′ st) s.v. – Un gettone in più per far rifiatare Tomiyasu nel recupero.
Mihajlovic 6,5 – Porta a casa una partita più sofferta di quello che non dica il risultato e tre punti di grande impatto sulla classifica, che ora torna consona agli obiettivi di inizio stagione. Il suo Bologna sa produrre azioni splendide ma anche soffrire, e questa non è una novità, rappresentata invece dal buon livello di cinismo mostrato oggi.
Arbitro Irrati e assistenti 6 – All’interno di una gara corretta, il direttore mantiene un metro di giudizio equo e non fa danni. Fosse sempre così.
Luca Baccolini
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