Atalanta e Bologna hanno affrontato la gara partendo dalle loro certezze tattiche: gli orobici con uno sviluppo orientato sulle fasce così da aggirare il blocco centrale del BFC, i felsinei con il loro palleggio basso capace di attirare l’avversario per trovare spazi sopra le linee di pressione atalantine.
Naturalmente la partita non è stata tutta qui, ma questa iniziale lettura è utile per comprendere come i piani tattici siano serviti alle due squadre per ribadire le loro potenzialità, quasi a ‘mostrare i muscoli’ prima della vera contesa: dentro a tale spartito i rossoblù hanno avuto la meglio, e a mio avviso con meriti superiore rispetto al match d’andata.
Lo scorso 23 dicembre la forza della squadra di Gasperini fu di non concedere per lunghi tratti al Bologna la possibilità di sviluppare le fitte trame di cui è capace, e il punteggio venne sbloccato da un corner nel finale, quando il pari sembrava ormai il risultato più logico.
Ieri, al contrario, il vantaggio nerazzurro faceva presagire una gara tutta in salita per gli ospiti, che invece hanno saputo venire a capo proprio con la forza del gioco, maggiormente consolidato da allora, di una gara che nascondeva non poche difficoltà: l’Atalanta non è certo inferiore al Bologna e Motta, giustamente, a fine gara l’ha ribadito, così da mettere in guardia coloro che stanno già pensando ad una Dea depotenziata.
In questa stagione al Gewiss Stadium, prima di ieri, avevano vinto solo l’Inter e il Napoli a novembre, poi per i bergamaschi era arrivata una serie fatta di un pareggio e otto vittorie tra campionato e coppe: non proprio un campo comodo…
Lasciate blaterare coloro che parlano di un’Atalanta in flessione: se incontri Milan, Inter e questo Bologna può capitare di fare un solo punto, ma non certo per demeriti.
Tosco – www.madeinbo.tv
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