Bologna-Atalanta 1-0: il Tosco l’ha vista così…
«Il Bologna ti nasconde la palla». Parole di mister Gasperini in conferenza stampa a fine gara: ecco il vero segreto del Bologna.
Anche ieri, davanti ad una squadra come quella del ‘Gasp’ che per intensità non è seconda a nessuno, i ragazzi di Motta sono riusciti comunque a sviluppare il proprio palleggio, a tratti ipnotico, tanto da chiudere con un inequivocabile 61% che non lascia adito a nessuna recriminazione: si, vero, le occasioni migliori le ha avute l’Atalanta, ma con un tale dominio nel palleggio diventa difficile pensare che una squadra non abbia meritato la vittoria.
Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più equo ma poco importa, perché nell’arco di una stagione succede a volte l’esatto contrario (vedi la recente trasferta di Lecce) e si va avanti.
Tatticamente la Dea non è riuscita a sporcare le tracce della prima costruzione del Bologna, però a rallentarla sì, con una pressione aggressiva e con un recupero palla ad un’altezza del campo utile per far scattare alcune ripartenze pericolose, ma non ad avere un possesso se non superiore almeno simile ai padroni di casa.
Nella prima mezzora i rossoblù sono stati capaci di prendersi il dominio tattico della gara attraverso il possesso palla, che poi non è cambiato nemmeno nella ripresa, quando la partita si è un po’ aperta e le squadre hanno avuto qualche occasione interessante: quella di Fabbian, messo a tu per tu col portiere da una meravigliosa combinazione con Zirkzee e che ha sprecato calciando sopra la traversa, e quella di Muriel, che su una palla a rimorchio ha sparato altissimo da una posizione in cui di solito è letale.
Se Gasperini è stato pressoché perfetto negli accoppiamenti volti al pressing, non si può dire altrettanto per quanto riguarda quelli difensivi: inizialmente Kolasinac faticava a contenere Ndoye e la contromisura è stata far marcare lo svizzero da Ruggeri. Così il nazionale bosniaco si è trovato un po’ a passeggio per il campo, non avendo più un riferimento ‘logico’: talvolta accorciava su Moro, altre non trovava riferimenti. Insomma, un uomo in meno nel recupero palla basso, dove il Bologna ha vinto così tanti duelli da lasciare agli avversari poche occasioni di afferrare il pallino del gioco.
Non è facile comunque ‘accoppiarsi’ coi calciatori del Bologna perché il loro moto perpetuo, i continui interscambi e le variazioni di ritmo (dal palleggio cadenzato all’improvvisa accelerazione) stressano non poco l’assetto difensivo degli avversari.
Il successo finale e lo splendido quarto posto sono figli di questo modo di sviluppare calcio: riuscire a stare davanti a squadre come l’Atalanta, che dalla panchina fa entrare giocatori del calibro di Scamacca, Muriel, Pasalic e Miranchuk, fa percepire che razza di classifica il Bologna ci abbia regalato per questo Natale.
Buone Feste a tutti!
Tosco – www.madeinbo.tv
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