Buona la terza: terza gara giocata con lo stesso piano tattico da entrambe le squadre e terza lezione di calcio impartita dai ragazzi di Thiago Motta.
Questa considerazione va presa a sé stante: non voglio assolutamente sminuire il valore di mister Italiano che ha dimostrato, nella sua seppur ancor breve carriera, di saper ottenere risultati non indifferenti. Ma nello scontro con Motta, il tecnico della Fiorentina si è visto per la terza volta obbligato a lasciare il possesso e il dominio della partita agli avversari: solitamente, statistiche alla mano, la sua Fiorentina è (o meglio era) seconda solo al Napoli nella specialità di tenere il pallone, e ieri è stata scavalcata proprio dal Bologna.
Arrivo così ad una conclusione: dopo le prime due sfide credevo (e forse credevano anche altri) che Italiano avesse volutamente lasciato il palleggio al Bologna, ma ieri sera nonostante una pressione alta, forte e decisa dei suoi, nella prima frazione di gioco non l’ha mai presa.
Probabilmente la sconfitta di ieri è pesante anche per questo: la Fiorentina ha tentato affannosamente di spezzare le trame dei felsinei senza riuscirci quasi mai.
Il BFC risulta evidentemente ingiocabile per le caratteristiche dei viola: il loro pressing offensivo e deciso solitamente è sufficiente per venire a capo di molti match, ma non contro i rossoblù di Thiago.
Dopo la gara di ieri sera è apparso chiaro come quella dell’andata fosse stata vinta più per casualità che per meriti, e il turno di Coppa Italia superato per le prodezze di Christensen e i legni prima e la lotteria dei rigori poi: la realtà è che il Bologna gioca a calcio meglio della Fiorentina, e la differenza in classifica è finalmente lì a dimostrarlo.
Tosco – www.madeinbo.tv
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