Bologna-Parma 0-0: il Tosco l’ha vista così…
Non si fa una partita come quella di Anfield se non ci sono valori tecnici; si fa invece una partita come quella di ieri contro il Parma se mancano altri valori. Il vero salto di qualità una squadra lo compie quando la fame supera l’appagamento, e ieri i calciatori del Bologna sono apparsi svogliati, spompi, poco motivati.
Si vogliono dare tutte le colpe a Italiano? Avanti pure, chissenefrega, mica ho gradi di parentela con lui. Ma se non cambiano atteggiamento i signori che vanno in campo, in panchina possono metterci anche il mago Silvan che cambierebbe poco.
Il valore dell’organico è il settimo della Serie A: hanno un bel po’ da venire a raccontarmela quelli del «mercato sbagliato». Si cominciasse a chiedere ai giocatori perché a Liverpool hanno fatto quella partita lì e ieri hanno sbagliato praticamente tutto.
Stanchezza? Forse di testa, perché la metà dei ragazzi che avevano iniziato la partita ad Anfield erano seduti in panchina.
Se la squadra fosse tecnicamente scarsa e avesse sempre fatto partite oscene sarei anche d’accordo sulla critica all’allenatore o alla società, ma questi calciatori hanno dimostrato che a pallone sanno giocarci.
E allora poche pugnette, una volta tanto si può andare in controtendenza e puntare semmai il dito verso i veri protagonisti, quelli sul campo: la squadra ha dimostrato che quando si mette di buon piglio disputa buone partite (Udinese, Shakhtar, Atalanta e Liverpool) con in panchina Vincenzo Italiano, non Topo Gigio. Quindi gambe in spalla e pedalare, che di primedonne che si mandano oltretutto a spendere non ne sentiamo il bisogno.
E se Anfield è una vetrina da onorare, il Dall’Ara non è da meno.
Tosco – Canale 88
P.S.: concedetemi una digressione, perché sabato il gruppo dei Forever Ultras ha festeggiato i cinquant’anni di vita: tutti coloro che hanno frequentato la nostra curva hanno cantato, saltato, gioito e perché no – come ieri – scancherato sempre con in sottofondo i loro cori e il battito dei loro tamburi.
Lunga vita ai Forever! Senza di loro il nostro stadio non sarebbe lo stesso meraviglioso luogo.
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Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images (via OneFootball)