Bologna-Roma 2-0: il Tosco l’ha vista così…
Chi mi segue da tempo sa che io valuto il calcio dalla parte degli allenatori: avendo avuto una lunga – seppur modestissima – esperienza nei dilettanti, non riesco a non dare a quel ruolo un’importanza unica (qualcuno direbbe eccessiva).
Oggi vi starete rendendo conto di cosa vuol dire avere un mister che ha portato una mentalità diversa (non so se vincente, non mi attrae il termine) sul concetto di lavoro e di gruppo.
Motta in questo è stato fantastico (uso apposta un termine tanto caro al mister) perché ha fatto capire, appena arrivato, che certe frizioni avute con qualche calciatore erano solo propedeutiche alla riuscita del modo di intendere il suo lavoro.
Oggi sembrerebbe essere scoppiato un altro caso (Skorupski), ma lo metto tra parentesi apposta: siamo sicuri sia un caso e non soltanto un’ulteriore dimostrazione al gruppo che si devono fare le cose come vuole Thiago?
E poi arriva la partita, che gira e rigira va sempre nella direzione ormai tracciata: il Bologna domina le gare, non nell’accezione letterale del termine (anche se quella di ieri potrebbe far pensare a ciò) ma le controlla, appunto le domina. Dentro ad ogni partita può succedere di tutto e il Bologna è sempre pronto, controllando tutto quello che può controllare, tranne gli arbitri che invece sono fuori controllo (spesso insieme al VAR).
Non mi riferisco certo a Guida ieri (probabilmente siamo stati pure graziati per l’espulsione dì Beukema, che pareva starci) ma all’intera gestione del campionato: in ogni giornata succede di tutto e ormai i torti subiti dal Bologna, purtroppo o per fortuna, si sono persi nel mare delle centinaia di vaccate viste su qualsiasi campo.
Senza tali torti il Bologna sarebbe alla pari del Milan: non vorrebbe dire niente, perché come ripetuto ieri da Motta in conferenza stampa siamo solo alla sedicesima giornata. Io lo ripeto tutti i giorni in trasmissione e mi prendo un sacco di critiche, di quello che non crede all’Europa…
Vero, non ci credo, ma per puro senso delle proporzioni e dei valori delle rose che alla lunga, credo, verranno fuori.
Invece oggi ci credono con convinzione (o cavalcano l’entusiasmo, che fa audience) anche coloro che a Ferragosto tacciavano la società di totale incompetenza: eppure sono trascorsi solo quattro mesi e la società è sempre quella, nei posti di comando non è cambiato neppure un tesserato!
Chissà cosa saranno capaci di raccontarci fra quattro mesi coloro che ci hanno raccontato di un mercato «lacrime e sangue» e che oggi gridano all’Europa?
Meglio godersi questo momento come fa Motta, poi a maggio staremo a vedere cosa succederà. Io infatti me la godo così e se il Bologna non dovesse andare in Europa per me sarà uguale, mentre altri accuseranno la società di non aver fatto un mercato ambizioso a gennaio.
Come avete visto della partita non ho scritto granché: la Roma è stata annientata!
Ad allenatori invertiti (da inizio stagione, si intende) sarebbe stata la stessa partita? E allora rieccoci alla considerazione iniziale: tutto torna…
Tosco – www.madeinbo.tv
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Foto: Getty Images (via OneFootball)