La metto in caciara: si può ridurre il dibattito calcistico al solo fatto delle motivazioni?
Quindi le qualità tecnico-tattiche non contano nulla? Quindi tutti quelli che si mettono a parlare di calcio giocato danno aria alle gengive?
E gli allenatori a cosa servono? E i direttori sportivi? E gli opinionisti? E i tifosi?
Sono tutti poveretti che parlano di tattica e tecnica, quando basterebbe un guru-motivatore ad esaltare undici decatleti che in campo si danno battaglia a calci negli stinchi?
Io divento matto!
Ho sentito e letto di giocatori che non si sono sbattuti, che quando devono fare il salto di qualità non lo fanno e via di queste frasi fatte: esistono le partite in cui le cose ti vengono e altre in cui vengono agli avversari, esistono gli episodi che ti sorridono e quelli contrari, ed esistono anche gli errori degli arbitri, in campo e in sala VAR.
A proposito delle partite, sarebbe bello se un allenatore (non solo il nostro, sia chiaro) spiegasse perché le cose sono andate in un modo piuttosto che in un altro, senza farci la solita supercazzola delle motivazioni. Se un mister (generico, perché fanno tutti così) non è capace di motivare una squadra, cambiasse mestiere! Oppure, più semplicemente, cambiasse la sua narrazione, magari motivando certe scelte.
Volete un paio di esempi? Eccoli.
Perché il Bologna continua a privarsi sistematicamente dell’uomo che gli ha dato vita in attacco per tre anni? Solo perché è vecchio? Non mi sembra che al Milan con Ibrahimovic o alla Samp con Quagliarella si pongano il problema. Perché pensiamo alla prossima stagione? Secondo me è un filino presto, concetto già ribadito nel post Bologna-Milan, quando avevamo cinque punti sulla zona retrocessione, oggi sono un po’ di più ma la classifica non è consolidata per fare esperimenti.
Perché quando si deve recuperare un risultato si mettono sistematicamente in campo tanti attaccanti, sguarnendo il centrocampo e mandando la squadra in difficoltà nel recupero palla immediato quando gli avversari ripartono? Ieri poteva essere sostituito Barrow per Palacio, lasciando Soriano e Sansone dietro all’argentino e magari inserendo Poli in mediana.
Invece no, si parla solo di motivazioni, concentrazione, applicazione e tutte queste robe che certo, hanno a fare col calcio giocato. Però il calcio giocato è fatto anche – e per fortuna – di tecnica e tattica.
Sarò un nostalgico, ma quando vedo tanta pochezza tecnica in campo e Palacio seduto in panchina, non riesco neanche più ad incazzarmi: gliela do su!
Anch’io non sono più motivato, il prossimo articolo lo faccio fare ad un guru.
Tosco – www.madeinbo.tv
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