Centrocampo leggero? Ma vah?!
Adesso in tanti si sono accorti che abbiamo un centrocampo debole: doveva arrivare l’invasione sannita in una serata di neve?
No, bastava guardare meglio le partite del Bologna, liberandosi da retaggi calcistici che annebbiano la vista.
In questi giorni mi sono imbattuto in una serie di ‘esperti’ (ex calciatori, allenatori, opinionisti) che, ohibò, si sono accorti della debolezza fisica, atletica, dinamica del nostra linea mediana: ma cosa avevano guardato fino a ieri, solo gli highlights?
Io lo dicevo da tanto tempo e lo rivendico oggi, perché continuo a vedere il problema: Schouten, Svanberg e Dominguez, praticamente i tre titolari che ruotano nelle due posizioni, non sono in grado di reggere il peso di QUESTO centrocampo (ho scritto appunto QUESTO, cioè per come lo ha strutturato Mihajlovic), mentre le alternative Poli e Medel non trovano più la titolarità, non solo per evidenti problemi fisici ma anche perché, giustamente, vengono impiegati gli elementi più giovani (che poi così tanto giovani non sono più).
Perché Sinisa ha deciso di giocare fondamentalmente con un centrocampo a due? E perché nei due non è stato inserito un calciatore con caratteristiche diverse, diciamo più difensive?
Non lo sapremo mai, quindi possiamo solo inquadrare quanto si è visto fino ad oggi. E il presente dice che, quando abbiamo palla, i nostri ‘biondini sono anche bravini, ma quando la palla è in possesso degli avversari devono imparare ancora tanto. Nutro però dei dubbi proprio sulle loro attitudini: quelle sono anche connaturate ad altri aspetti che non necessariamente si imparano, esiste Madre Natura che dà e toglie.
In tanti ritenevano quel reparto l’unico veramente completo, forse per numero: a mio avviso non è soltanto la quantità di giocatori che fa la forza di un reparto, ma soprattutto la qualità di chi lo compone e le diverse caratteristiche.
Esiste un mondo quando la palla è in possesso degli avversari, ovvero per almeno la metà del tempo di una partita, e dentro a quel mondo noi siamo deboli, tremendamente deboli.
Penso a calciatori di struttura fisica, atletica, dinamica, tecnico-tattica e temperamentale, e tutte queste caratteristiche non le trovavo prima e non le trovo ancora adesso nel nostro centrocampo.
Arriveranno? Cresceranno? Forse.
Ad oggi non vedo quando e nel caso chi, e aspettare troppo un’eventuale crescita dei ‘relativamente giovani’ fa diventare vecchi: ad oggi sono 20 mesi di Schouten, 14 di Dominguez e 30 di Svanberg, fate voi…
Quindi si tratta di una riflessione da fare già ora per il prossimo campionato perché, nel caso, urge intervenire e per tempo: visto la ‘rana’ che ci sarà, bisognerebbe farsi venire delle idee, oppure aspettiamo ancora?
Pullman o non pullman, Mihajlovic o non Mihajlovic, una società deve guardare al futuro e farlo fin da subito: un centrocampista coi vari requisiti di cui sopra mancava ieri, manca oggi e non dovrebbe mancare domani.
Tosco – www.madeinbo.tv
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