Juventus: Pirlo nominato allenatore dell’Under 23 dieci giorni fa, oggi è l’allenatore della Prima Squadra. Mi sembra un esempio di idea tecnica chiarissima…
Inter: Conte in continuo ‘scazzo’ con la dirigenza è una certezza per capire cosa ci attenderà fino all’esonero o al triplete.
Napoli: Gattuso deve decidere se rinnovare e intanto lui e De Laurentiis si lanciano continue stoccatine, così per non perdere il vizio. L’organico però è clamoroso, un insulto non vederlo qualificato almeno per la Champions. A mio avviso la proprietà disturba e non poco il lavoro dei tecnici e dei calciatori.
Atalanta: siamo dentro ad una serie Netflix dove tutto è fiction.
Lazio: Simone Inzaghi è in scadenza e con Lotito tutto è possibile. Ma il presidente biancoceleste, anche se costa ammetterlo, sta facendo un lavoro incredibile da ormai una ventina d’anni, in barba a tutto e tutti.
Roma: tutto cambiato, forse. E adesso vai a sapere cosa passa per la testa dei nuovi proprietari. Forse.
Milan: l’anno scorso, di questi tempi, i rossoneri presentavano il nuovo corso Giampaolo, per poi rinnegarlo dopo poche giornate ricorrendo a Pioli. In seguito lo stesso Pioli ha allenato per cinque mesi da esonerato in favore di Rangnick, il quale è stato esonerato prima di essere nominato al posto dell’esonerato, che è stato riconfermato. Chiaro, no? Nel frattempo Boban ha salutato e Maldini per il terzo anno non si sa che ruolo abbia in società, ma intanto è fisso a Milanello a sfoggiare camicie bianche e occhiali da sole per nascondere il ghigno. Gazidis neanche quelli, ride a prescindere.
Sassuolo: una delle poche società con le idee chiare.
Fiorentina: Iachini confermato a furor di… Commisso, che sta pensando solo allo stadio, è incazzato ‘abbestia’ con tutto e tutti e nel frattempo non riesce a vendere Chiesa per fare mercato. Per l’Europa League c’è tempo.
Torino: al sedicesimo anno di presidenza Cairo l’obiettivo sarà quello di tornare nella parte sinistra della classifica, stavolta con il buon Giampaolo, che se resiste dieci giornate forse può farcela ad arrivare fra le prime dieci. Per l’Europa League stesso discorso della Fiorentina.
Parma: tutto ok, nuova proprietà del Qatar e quindi immagino ‘pum pum pum’. Al di là della partenza di Kulusevski e Gervinho, D’Aversa troverà qualche semi-pensionato da rilanciare dopo Alves, Barillà, Darmian, Kucka e Kurtic, oltre a qualche infortunato cronico come Cornelius, Grassi e Inglese. Panchina d’Oro per D’Aversa mai?
Cagliari: a parole il presidente Giulini è attraente, poi ti accorgi che la sua squadra è fatta di tanti prestiti e che gli unici investimenti li ha fatti con l’eredità della vendita di Barella. Non ha certamente perso il vizio del suo predecessore Cellino nell’esonerare gli allenatori e cambiare progetto tecnico in base a qualche sconfitta in più o in meno. Mi sembra un tipico esempio di dirigenza italica, niente di nuovo neanche da quelle parti.
Sampdoria: confermato Ranieri e rosa che cambierà poco per una salvezza senza patemi. E poi con Ferrero che problemi ci saranno mai…
Genoa: come sempre sarà rivoluzione e come sempre il Grifone si salverà. Finché dura dura, per tutto il resto ci sono i conti in tribunale. D’altronde i genoani ci sono già abituati: anni fa, mentre festeggiavano il ritorno in Serie A, il tribunale li spediva in C e il presidente era lo stesso di oggi. Cosa volete che sia qualche salvezza in extremis…
Udinese: i Pozzo gliel’hanno data su da un pezzo, due belle plusvalenze con De Paul e Fofana e si riparte finché dura, come il Genoa. Vediamo chi sarà la prima delle due a retrocedere. O a cambiare filosofia.
Verona: la totale improvvisazione di tutto ciò che è accaduto negli ultimi dodici mesi mi fa pensare che siamo dentro ad una bolla. Campionato di B al limite della decenza con contestazioni ad oltranza della tifoseria. Ottavo posto centrato per un miracolo cabalistico e playoff vinti con il fondoschiena. E naturalmente (?) Aglietti, l’allenatore del miracolo, non viene confermato, perché si sapeva che Juric avrebbe fatto diventare il Verona la nuova Atalanta e che dei ‘riciclati’ come Faraoni, Lazovic, Veloso e Verre, insieme a qualche carneade straniero, fossero dei veri campioni, mentre tutti quelli che li avevano allenati prima erano delle vere ‘pippe’. Quindi il progetto Verona giudicatelo voi, io mi astengo, non ho abbastanza fantasia.
Le neopromosse le vedremo in corso d’opera.
Sul Bologna mi astengo per manifesta faziosità.
Tosco
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