Il nuovo Palacio? Già visto al Dall’Ara…
In tempi normali terrebbe certamente banco un argomento molto importante per l’economia del gioco rossoblù: quale calciatore acquistare per sostituire Rodrigo Palacio, anche nel caso in cui dovesse rinnovare per un’altra stagione?
Perché vi voglio portare dentro a questa analisi?
Perché indubbiamente l’argentino è il fulcro attorno al quale Sinisa ha costruito la manovra offensiva del Bologna: i suoi smarcamenti, i suoi tagli, la sua capacità di lettura e di farsi trovare sempre al posto giusto al momento giusto fanno di Palacio un unicum nella nostra rosa.
Quando la squadra costruisce dal basso troviamo Rodrigo nella zona di trequarti, pronto ad offrire un appoggio per la risalita del campo per poi dare una traccia in profondità, disallineando la linea difensiva avversaria.
Quando invece la squadra si produce in transizione, ecco che il ‘Trenza’ offre linee di passaggio utili per arrivare immediatamente nella terza porzione di campo, obbligando la difesa avversaria a rinculare e allargando così le maglie dentro cui possono inserirsi i compagni che arrivano a rimorchio o a sostegno.
Per questo e tanto altro, Palacio è l’unico giocatore della rosa capace di far ruotare gran parte del sistema offensivo rossoblù, ed è utilissimo nel portare al tiro i compagni che, sfruttando al meglio la sua immensa mole di lavoro, con o senza palla arrivano in zona assist o tiro.
Oggi il calcio di alto livello non può più permettersi al centro dell’attacco un calciatore statico, dedito solo alla finalizzazione, perché le strategie di gioco sono ormai troppo complesse e richiedono a tutti i componenti della formazione numerosi e diversi compiti.
La questione, quindi, non è più tanto avere un centravanti che con i suoi gol ti fa vincere le partite, ma un giocatore in grado di assolvere agli incarichi che gli sono stati assegnati, favorendo così gli inserimenti e la rotazione offensiva dei compagni: questo, nel sistema che adotta il Bologna di Sinisa Mihajlovic, è il compito più che il ruolo della punta.
Si era pensato a Musa Barrow come potenziale sostituito di Rodrigo, invece il gambiano è stato utilizzato come esterno al posto di Sansone, come trequartista sotto la punta centrale e addirittura come interno partendo da molto lontano in alcuni frangenti, al fine di aiutare la risalita del campo palla al piede.
Dalle caratteristiche emerse in queste prime partite si può immaginare che lo staff di Sinisa, probabilmente, lo impiegherà con altre mansioni in futuro.
E allora qual è o quale sarebbe, per caratteristiche, il calciatore adatto a sostituire il buon Palacio?
Ce l’ho: Simone Verdi!
Sì, avete letto bene: Verdi per caratteristiche è il giocatore più simile a Palacio tra quelli conosciuti del campionato italiano, senza dover andare a cercare profili stranieri o troppo giovani (esercizio che lascio a chi fa quello di mestiere).
Quali sono le caratteristiche che rendono Palacio così speciale? La proprietà di palleggio usando entrambi i piedi, l’intelligenza nello smarcarsi sia nei mezzi-spazi che in profondità, la capacità di allargare il fronte offensivo ricevendo palla su ambo i lati e creando le condizioni per gli inserimenti dei compagni con relativo assist, e una buona presenza in zona gol (anche se con percentuali realizzative non altissime).
In cosa, invece, si differenziano lui e Verdi?
Certamente nella forza fisica e nel gioco aereo, nel quale il ‘Trenza’ ha caratteristiche superiori al fantasista granata, che di contro è uno specialista sui calci piazzati e possiede una maggiore rapidità nello stretto, oltre a sapersi costruire meglio le conclusione nel breve spazio.
Riassumendo: con Verdi il Bologna acquisterebbe in rapidità, precisione di palleggio e tiro, mentre perderebbe in forza, fisicità e relativamente nel gioco aereo (poco usato da Sinisa). Inoltre, Simone non avrebbe problemi di adattamento alla nuova realtà, visto che ormai conosce bene sia Bologna che la Serie A.
Controindicazioni? Venti milioni di euro!
La valutazione di Verdi è un po’ eccessiva per le casse rossoblù, ma questo è un altro discorso, tanto stiamo cazzeggiando.
Tosco
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Foto: bolognafc.it