Il sistema offensivo del Bologna
Ormai è prassi definire lo schema di Sinisa Mihajlovic un 4-2-3-1 ma in realtà, come vediamo dalle immagini, quando attacca il Bologna attua diverse tipologie di gioco. Andiamo a scoprirne alcune…
Dall’immagine 1 si può notare la disposizione a 3 dei difensori, la mediana schierata in orizzontale a 4 (sbilanciata verso sinistra, così da attrarre più avversari) e la linea offensiva a 3 (con chiaro orientamento a destra dove è libero Orsolini, che infatti riceverà il lancio di Danilo). Interessante anche la posizione di Skov Olsen, che impegna due avversari centralmente al fine di non lasciare l’uno contro uno, sempre pericoloso per i difensori.
Dall’immagine 2 si nota come l’assetto sia sempre un 3-4-3 ma con la linea mediana scomposta su due diverse porzioni di campo, per disordinare l’assetto difensivo dell’Udinese e obbligare la linea avversaria ad una scelta: alzarsi sui due rossoblù posizionati sulla trequarti o rimanere compatti concedendo campo e spazio al Bologna. Da notare come nel caso specifico i 3 attaccanti felsinei siano molto larghi fra loro, così da concedere l’eventuale inserimento ai due compagni di centrocampo schierati nei mezzi-spazi.
Nell’immagine 3 il Bologna si dispone invece secondo un 4-2-4, con la linea offensiva schiacciata sulla difesa avversaria per abbassare il baricentro dell’Udinese e poter prendere campo sulla trequarti, allargando poi il gioco sugli esterni bassi che, stando quasi sulla linea dell’out, muovono la retroguardia bianconera anche in ampiezza. Notare soprattutto il movimento incontro di Palacio verso Danilo, atto a liberare lo spazio per l’avanzata di Mbaye che si troverà uno contro uno con Stryger Larsen.
Insomma, tanti modi diversi per attaccare difese avversarie chiuse: il Bologna dimostra così di avere soluzioni per scardinare assetti di ogni tipo, come dimostrano i 38 gol fin qui segnati dai rossoblù.
Tosco
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