Ieri pomeriggio, in trasmissione, ho avuto la possibilità di scambiare alcune chiacchiere in assoluto ‘polleggio’ col direttore sportivo del Bologna Marco Di Vaio. Abbiamo concentrato i discorsi su quanto di nuovo, di diverso, di alternativo si sta vedendo nella gestione di Thiago Motta, senza nulla togliere al suo predecessore: Di Vaio ha infatti ricordato come i cicli abbiano una loro naturale conclusione, ma non bisogna dimenticare il tanto di buono lasciato in eredità da quello di Mihajlovic.
Ad una mia domanda riguardante l’utilizzo di svariati calciatori in ruoli e mansioni differenti (Medel a centrocampo, Aebischer esterno e Posch terzino, giusto per fare qualche esempio), il d.s. rossoblù, riconoscendo ciò, ha voluto sottolineare come in realtà Thiago abbia (ri)messo al centro i giocatori, facendoli sentire di nuovo dentro ad un progetto calcistico, prima di aver portato novità tattiche e didattiche.
Tenendo in considerazione tutti gli elementi della rosa, dimostrando di avere grande fiducia nelle loro capacità e dando loro più di un’occasione per dimostrare di poter essere utili a tale progetto calcistico, Motta ha rimesso al centro il concetto di squadra, quello che ormai, purtroppo, si vedeva solo a tratti.
Gli esempi di Soriano e Sansone, destinati spesso alla panchina ma pronti ad esultare insieme ai ‘nuovi’ titolari e sempre utili quando chiamati in causa, sono lo specchio della ritrovata compattezza di tutto l’ambiente felsineo.
Noi, che non possiamo sapere quali dinamiche muovono un gruppo, non vivendo la quotidianità di Casteldebole, spesso ci arrovelliamo il cervello per capire la configurazione tattica e le mille altre diavolerie della squadra per la quale trepidiamo; chi invece conosce bene gli umori dello spogliatoio può cogliere quelle sfumature importantissime che fanno da detonatore, da innesco, per far funzionare al meglio la macchina Bologna.
Ieri Di Vaio ci ha fatto soprattutto capire che, al di là degli aspetti tecnici, Thiago Motta è riuscito a toccare le corde giuste per rimotivare tutto l’ambiente attraverso un ‘lessico calcistico’ nuovo, diretto, rispettoso e meritocratico.
Tosco – www.madeinbo.tv
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