Milan-Bologna 2-2: il Tosco l’ha vista così…
Come sempre il Bologna targato Motta fa la partita, indipendentemente dall’avversario di turno. La differenza sta nello stile di gioco di chi c’è di fronte: contro Udinese, Genoa e Cagliari diventa paradossalmente più difficile esprimere quel calcio che tanto piace al nostro mister (e per quel che conta, anche al sottoscritto), invece contro squadre come il Milan le gare si sviluppano su canoni più consoni, per spazi e linee, allo stile di gioco gradito a Thiago.
È sembrato allora che, magicamente, il Bologna abbia ritrovato in una sola gara la propria identità, ma vi do una notizia: quella non era mai stata smarrita, semplicemente i rossoblù avevano incontrato squadre che, contro-giocando, avevano messo più di un sassolino nell’ingranaggio di Motta. E succederà ancora in futuro.
Non a caso le ultime partite ben giocate dai rossoblù sono state in Coppa Italia contro Inter e Fiorentina e in campionato contro la stessa Fiorentina e ieri sera a Milano: vorrà pur dire qualcosa…
La formazione iniziale ha sollevato più di qualche perplessità soprattutto in coloro che sono abituati a vedere un calcio fatto di ruoli prestabiliti, ma ormai dovrebbe essere chiaro come Thiago abbia (fortunatamente, aggiungo io) idee diverse. E così non sorprende vedere che la funzione di limitare Theo Hernandez sia stata consegnata ad un calciatore diligente e molto energico come Fabbian: non abbiamo la riprova che con Orsolini dall’inizio le cose sarebbero potute andare meglio o peggio, di sicuro il piano partita è riuscito alla perfezione perché la prestazione c’è stata e il risultato anche.
Piuttosto, pensando alle decisioni arbitrali, ormai siamo nelle mani del fato: se persino Massa, Guida e Irrati tutti insieme non sono una garanzia, con la sala VAR che non riesce a richiamare il direttore di gara per correggere quelle che sono chiare sviste su entrambi i rigori assegnati al Milan, probabilmente sarebbe meglio essere arbitrati da un algoritmo o da Topo Gigio.
Tornando alla gara mi piace sottolineare, oltre all’ottima prova di tutta la squadra, finalmente una buona prestazione di Kristiansen: a mio avviso incolpevole su entrambi i gol subiti (non è difficile capire come le errate letture e le mancate coperture successive siano state prima di Urbanski su Calabria e poi di Saelemaekers su Florenzi), il danese oltre a tenere in fase difensiva su Pulisic si è proposto con regolarità sulla fascia dando sempre un’opzione, arrivando al tiro e guadagnandosi il rigore poi trasformato da Orsolini per il definitivo 2-2.
Tosco – www.madeinbo.tv
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