Il Monza si conferma squadra scomoda da affrontare perché sa palleggiare bene e creare situazioni per ripartire e attaccare con tanti calciatori, è forte fisicamente e ha esperienza: insomma, non era facile per il Bologna venire a capo di un avversario così.
Eppure, dopo un primo tempo di studio e con qualche sbavatura difensiva non proprio rassicurante (sul la rete annullata a Mota la difesa aveva lavorato molto male: rinvio di testa lento di De Silvestri, palla persa al limite da Zirkzee, cattivo riallineamento in area), nella ripresa i felsinei hanno alzato il ritmo e la pressione sulla costruzione del Monza, rubando palloni e presentandosi con diversi uomini in zona tiro. Non a caso l’azione del gol tolto a Ferguson parte da un recupero alto di Karlsson, bravo ad intercettare la giocata di Izzo.
Il successivo ingresso di Ndoye e Saelemaekers aveva spostato quasi completamente l’inerzia della gara, fino al caos delle ammonizioni e dell’espulsione del numero 56 rossoblù.
Ascolto e leggo numerose critiche a Motta per il palleggio sterile, la mancata verticalizzazione e le poche conclusioni, e devo ammettere di non essere d’accordo: conosco troppo bene gli umori dei tifosi e queste mi sembrano osservazioni dettate dai risultati non troppo entusiasmanti. Coi potenziali 4 punti cancellati da errori arbitrali, quindi con 11 punti totali in classifica, sono certissimo che ora i commenti sarebbero di tutt’altra natura.
Il Bologna in realtà è assolutamente dentro al percorso tecnico in linea con gli obiettivi stagionali: un calcio propositivo, quasi sempre in controllo, senza subire mai gli avversari, forti o meno. Il Monza nei cinque match precedenti aveva sempre avuto la superiorità del possesso palla, malgrado rivali come Atalanta, Inter e Lazio, invece ieri ha dovuto lasciare il palleggio al Bologna (52%) per larghi tratti di partita.
Ammetto di amare il calcio in cui il possesso palla e il dominio territoriale sono la base su cui costruire le partite, e capisco che i miei giudizi possano sembrare di parte, ma ribadisco che a 11 punti le tante critiche a cui oggi viene sottoposto il Bologna non ci sarebbero. Anzi, si sentirebbe il famoso ‘profumo d’Europa’.
Tosco – www.madeinbo.tv
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)