«Il braccino è venuto ai tifosi».
Rubo il messaggio di un ascoltatore che ieri sera nel post partita mi ha fatto sorridere: in effetti sono più in ansia i tifosi per questo finale rispetto ai protagonisti che, giustamente, cominciano a guardare la classifica e non vanno più a mille perché non c’è bisogno, rischieresti solo di sbattere.
Per chi non se ne fosse accorto, la vittoria di Roma contro i giallorossi ha messo i ragazzi di Motta nella condizione di poter ‘controllare’ la classifica: con un rendimento fatto di soli risultati utili (come sta avvenendo) il piazzamento in Champions è praticamente certo, stante scontri diretti e classifica negli stessi. Mi spiegate allora perché il Bologna dovrebbe rischiare di perdere per provare a vincere?
Si chiama logica, perché si è giunti sul rettilineo conclusivo e lo striscione dell’arrivo è ben visibile.
La forza degli avversari, poi, fa il resto: dimenticarsi che il Torino in casa ha perso solo due volte (contro Inter e Lazio) e ha subito appena otto reti dimostra poca lucidità da parte di quei tifosi e addetti ai lavori che ieri sera hanno storto il naso per questo pareggio. Farebbero meglio a risintonizzarsi su frequenze più logiche: il BFC sta facendo un campionato incredibile e non ricordarsene ogni volta che si procede con la valutazione di una gara vuol dire essere fuori dalla realtà.
Nello specifico, la partita è andata esattamente come da copione: il Toro ha marcato a uomo a tutto campo senza mollare per ottanta minuti, creando due occasioni importanti e concedendo pochissimo. Solitamente i granata mollano un po’ prima (non a caso hanno subito quasi il triplo delle reti nella ripresa rispetto ai primi tempi), ma ieri sera hanno tenuto fino appunto all’80’ o giù di lì.
I granata erano quelli del Torino, non della Salernitana (con tutto il rispetto): una squadra che dopo la campagna acquisti estiva veniva pronosticata davanti al Bologna anche da molti tifosi rossoblù, e che adesso è comunque decima in classifica.
Ecco allora spiegato uno 0-0 che in realtà è un ottimo risultato da qualsiasi parte lo si guardi: sono dispiaciuto per quei tifosi che non riescono più a godere di risultati così, se la passeranno malissimo in futuro…
Questo campionato rimarrà nella storia del nostro Bologna e non goderne è veramente da ‘Maigoduti’ (con la maiuscola).
Per i sedicenti addetti ai lavori, invece, siamo alle solite: l’estate scorsa criticavano perché avevamo una squadra tutta da rifare in seguito ad alcune cessioni inaspettate, e adesso sono delusi perché forse non ci qualificheremo per la Champions (forse…). I titoli «Bologna, frenata Champions» e similari sono semplicemente ridicoli!
Qui non ha frenato niente e nessuno: il Bologna è in striscia positiva da non ricordo più neanche quale giornata. Ma davvero si può avere una visione così distorta della realtà?
Tosco – Canale 88
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