Agli occhi di tifosi e addetti ai lavori, da oltre vent’anni, Transfermarkt appare come uno strumento utilissimo per estrapolare preziosi dati, statistiche e riferimenti al fine di valutare e confrontare giocatori e squadre nella maniera più veritiera possibile. Non una vera e propria bibbia, sia chiaro, perché si tratta pur sempre di un sistema umano e come tale non scevro di errori, ma calcisticamente parlando quanto di più vicino possibile all’oggettività.
Il difficile inizio di stagione del Bologna e quello altrettanto complicato – ma fisiologico – di Thiago Motta sulla panchina rossoblù non avevano giovato al valore complessivo della rosa, il dodicesimo in Serie A: 125,10 milioni di euro al 15 novembre 2022, ovvero in concomitanza con la lunga pausa per i Mondiali in Qatar. La situazione non era cambiata più di tanto nel mercato invernale, con l’ingresso di Kyriakopoulos (allora valutato 5 milioni) bilanciato dalle uscite di Vignato (4,5 milioni prima di Empoli) e Kasius (2 milioni al momento del passaggio al Rapid Vienna).
Tuttavia la seconda parte di campionato, vissuta col vento in poppa da un BFC settimo a quota 31 punti, non poteva che generare un cospicuo aumento, confermato dagli aggiornamenti di Transfermarkt usciti nei giorni scorsi: dalla cifra di metà novembre si è passati ai 148,80 milioni di euro attuali, con un incremento del 18,9%.
Tanti gli elementi valorizzati o rivalutati: Posch nelle vesti di terzino destro ha visto raddoppiare il suo valore da 7 a 14 milioni, così come la costanza di Lucumí al centro della difesa è stata premiata con un bel salto da 9 a 12 milioni. Una menzione se la merita anche Cambiaso, seppur di proprietà della Juventus, il cui rendimento in crescita dopo il giro di boa l’ha fatto salire dai 6,5 milioni di novembre agli 8 di oggi.
L’intero centrocampo ha risentito positivamente del lavoro di Motta. Quantità e inserimenti hanno consentito a Ferguson di triplicare il proprio valore, passando da 4 a 12 milioni. E la coppia Schouten-Dominguez, protagonista sotto le Due Torri da oltre un triennio, pare aver imboccato la strada della definitiva maturazione: l’olandese è salito dagli 8,5 milioni precedenti ai 12 odierni, l’argentino dai 12 ai 17 che ne fanno il giocatore dal valore più alto nell’organico del Bologna.
Qualche difficoltà in più nel reparto offensivo, dettata principalmente dagli infortuni che a turno hanno colpito tutti gli interpreti. Tutti tranne Orsolini, il calciatore italiano più prolifico della Serie A nel 2023, passato da 7,5 a 12 milioni stando appunto all’ultimo aggiornamento di Transfermarkt.
Ovviamente, in ottica mercato e per chi magari se lo stesse chiedendo, tali valutazioni non rappresentano un parametro assoluto: una trattativa è infatti condizionata da numerosi fattori, in primis la volontà e la situazione contrattuale del giocatore, oltre alla solidità e alla forza di chi vende così come di chi acquista. Certo è che il Bologna sembra aver imboccato la strada giusta: capacità di individuare del materiale interessante (non solo adesso con Sartori ma anche prima con Bigon, vedendo i vari giocatori del precedente ciclo ancora qui) e di affidarlo nelle mani di chi ha dimostrato di saperlo plasmare al meglio, ovvero Thiago Motta, che ha trascinato il gruppo fin oltre i propri limiti.
Già, perché col dodicesimo valore di rosa il Bologna si è tolto la soddisfazione di chiudere davanti a Torino, Udinese e Sassuolo, le squadre che vanno dal nono all’undicesimo posto in questa speciale classifica, con un ammontare complessivo di 178, 165 e 164 milioni di euro. E poco ci è mancato per mettersi alle spalle pure l’ottavo organico, quello della Fiorentina finalista di Conference League e Coppa Italia, il cui valore tocca quota 240 milioni. Mica male…
Riccardo Rimondi
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Foto: bolognafc.it