Per usare le parole di Maurizio Sarri: «Bologna squadra seria». Dopo la brutta prova in casa del Torino, che ha superato i rossoblù di un punto dopo la vittoria odierna a Lecce, ecco l’immediato riscatto contro la Lazio. Un pareggio importante ottenuto grazie ad una prestazione altrettanto importante, col piglio della grande squadra. Se i granata ora sono avanti di un punto poco importa, il campionato non termina oggi.
Ricordo bene le forti critiche mosse all’organico messo a disposizione dell’allora tecnico Sinisa Mihajlovic, non condividevo lo scetticismo ma nemmeno mi aspettavo 36 punti alla 26^ giornata, prestazioni così convincenti e una personalità invidiabile. Bravo Thiago Motta (e chi l’ha scelto) ad infondere nel gruppo la giusta sicurezza anche nei momenti più difficili, imprimendo un’impronta determinante per la svolta su una stagione che sembrava indirizzata verso l’ennesimo anonimato.
Motta che però sembra volersi rendere antipatico, e mi riferisco a quello che ancora non è un caso ma che a breve potrebbe diventarlo. Faccio parte di quella folta schiera di persone che vede il calcio in modo semplice: i fuoriclasse giocano sempre, anche se in allenamento sono più bizzosi dei compagni. E in tal senso, Marko Arnautovic era ed è un valore aggiunto per il BFC. La sua gestione, almeno dall’esterno, appare come un evidente limite di Thiago, che al di là dei continui rumors dovrà proseguire sotto le Due Torri la sua ‘gavetta’, prima di essere realmente pronto per allenare una big piena zeppa di campioni.
Tutto lascia presagire che il prossimo campionato possa essere quello della reale svolta per puntare dichiaratamente ad un piazzamento europeo, con il lavoro (già iniziato) di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio che sarà determinante per la costruzione dell’organico 2023-2024. In ogni caso ci sono altre 12 partite da qui al termine: si comincia dal sempre ostico Arechi di Salerno, per una sfida complicata ma che se interpretata come si deve può avvicinare il Bologna a quota 40, con la consapevolezza che i 51 punti di Stefano Pioli possono davvero essere superati. Tutto ciò che verrà in più sarà una piacevole sorpresa.
Mario Sacchi
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