L’ultima gara del girone d’andata per arrivare a metà campionato nella parte sinistra della classifica. Esattamente come un anno fa, quando il Bologna di Sinisa Mihajlovic al giro di boa aveva 27 punti, prima del crollo inaspettato che avvenne nel 2022. Lunedì al Dall’Ara contro la Cremonese, bissare la vittoria di Udine significherebbe per Motta e i suoi ragazzi trovare continuità ma nello stesso tempo quel cambio di passo che troppo spesso è mancato: questa volta non deve accadere.
La sconfitta patita stasera al Franchi dalla Fiorentina per mano del Torino può portare al sorpasso sui viola e ad un balzo importante che rafforzerebbe una graduatoria già apprezzabile, accendendo un certo entusiasmo in vista del secondo impegno casalingo riavvicinato, quello di venerdì 27 con lo Spezia. Contro l’undici dell’ex tecnico rossoblù Ballardini, fresco di colpaccio a Napoli in Coppa Italia, mancheranno ancora Arnautovic, Bonifazi, De Silvestri e Sansone, assenze a cui si è purtroppo aggiunto Medel, ma questo non può essere un alibi: la prova gagliarda di Udine ha fatto vedere che ogni partita fa storia a sé e bisogna crederci sempre.
E allora Bologna non sbagliare, dimostra di essere finalmente maturo.
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