«Mi piacerebbe che si ponesse più attenzione sul percorso che stiamo facendo, invece di pensare a quello che succederà in futuro. Thiago e il suo staff svolgono ogni giorno un grande lavoro, come se avessero un contratto a lungo termine. Per il rinnovo una deadline non c’è, nelle prossime settimane incontreremo ancora chi lo rappresenta». Così si è espresso mercoledì in conferenza stampa Claudio Fenucci, a.d. del Bologna. Un pensiero giustamente focalizzato sul presente, che deve portare risultati in linea con il girone d’andata e ‘aiutare’ la società a programmare un domani sempre più luminoso.
E il presente rossoblù racconta delle immediate sfide contro Lecce e Fiorentina, entrambe fra le mura amiche del Dall’Ara: raccogliendo 4 o perché no 6 punti la squadra si rilancerebbe a livelli inaspettati, (ri)candidandosi addirittura per un posto Champions. L’Europa che conta, ne siamo consapevoli, rimane un obiettivo complicatissimo, bisogna ammettere che l’Atalanta (solo per citarne una) è più forte e più abituata a lottare nelle zone alte della classifica, ma non bisogna comunque lasciare nulla di intentato.
Il futuro di Motta oggi non è importante: se a fine stagione il mister decidesse di lasciare le Due Torri (commettendo a nostro avviso un errore perché il club è solido e ambizioso, crede fortemente in lui e potrebbe consentirgli di crescere ancora, specie in caso di qualificazione europea) dovremo per forza farcene una ragione, arriverà un altro allenatore scelto da una vera e propria garanzia come Giovanni Sartori e si ripartirà da un’ottima base. Lo stesso discorso può essere fatto per i vari Calafiori, Ferguson e Zirkzee: ci sarà tempo e modo per parlarne durante l’estate.
Adesso si deve pensare solo al campo. Detto di un’Atalanta in grande spolvero, la ‘nuova’ Roma di De Rossi è tutta da valutare (ha battuto le ultime tre della classifica, contro l’Inter capiremo qualcosa in più), il Napoli continua a faticare terribilmente, la Lazio vive di alti e bassi e la Fiorentina è ostica ma non imbattibile. Poi c’è il nostro Bologna, la squadra che esprime forse il miglior calcio dell’intera Serie A: centrare l’Europa non è affatto un sogno ma è fondamentale affrontare una tappa per volta, non perdendo mai di vista la strada e tenendo le mani ben salde sul manubrio.
Mario Sacchi
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