Una nota stampa al di fuori dei canali ufficiali del club e in risposta a quello della società, nessuna conferenza prepartita con cui congedarsi dalla realtà dove si è messo in luce come un predestinato della panchina e dove ha scritto una meravigliosa pagina di storia calcistica. Questo l’amaro epilogo del rapporto tra Motta e il Bologna: un approccio molto freddo nelle modalità, quel messaggio affidato all’ANSA, a rappresentare una vera e propria pietra tombale su un argomento che probabilmente il mister non intende riaprire più.
Un epilogo per numerosi versi coerente rispetto alla comunicazione portata avanti da Thiago nei quasi due anni trascorsi sotto le Due Torri: spartana e ambigua, il cui culmine è stato raggiunto con l’argomento futuro sempre dribblato tramite risposte che in realtà indicavano ogni volta di più quale sarebbe stata la scelta finale. Un autentico tormentone, simpatico come quelli estivi che passano in radio, che pur con tutti i rischi e le difficoltà del caso avrebbe forse potuto essere interrotto prima e con altre modalità.
Una comunicazione uno a tutti su cui Motta dovrà lavorare parecchio per potersela cavare in un club di vertice, perché quella attualmente proposta dal tecnico italo-brasiliano è l’esatta antitesi rispetto a quanto richiesto a certi livelli, con annessi obiettivi e pressioni. Sia ben chiaro: nessuno gli chiedeva di ‘paraculeggiare’, certamente non era amore eterno, ma da qui ad essere mollati dal proprio partner tramite un messaggio su WhatsApp…
Riccardo Rimondi
© Riproduzione Riservata
Foto: Getty Images (via OneFootball)