Contro l’Inter serve il miglior Bologna, ma per l’Europa si deciderà tutto all’ultima giornata
Se il Bologna ha il calendario più duro da qui alla fine, a cominciare dall’odierna sfida con l’Inter, non bisogna scordarsi che anche le altre non avranno vita facile.
La Juventus giocherà l’ultima giornata a Venezia, sul campo di una squadra virtualmente ancora in corsa per non retrocedere; la Lazio dovrà affrontare a stretto giro Inter, Juventus e il Lecce nel turno conclusivo, stessa situazione della già citata Juve col Venezia (oltre all’Empoli il 4 maggio); la Roma avrà Fiorentina, Inter, Milan e Atalanta senza soluzione di continuità; chi sta meglio, sulla carta, potrebbe essere proprio la Dea, che però sconta il fatto di essere guidata da un allenatore in uscita.
Tutto sommato è ancora il Bologna (questo Bologna, perlomeno) una delle squadre più accreditate per la Champions. Ed è giusto che si ragioni in tali termini, perché fallire l’obiettivo più alto ci consegnerebbe comunque l’Europa League, o la Conference nel peggiore dei casi, mentre la finale di Coppa Italia ci porterebbe dritti in Supercoppa Italiana per la prima volta nella storia, oltre a tenere aperta un’altra porta continentale.
Lo scorso anno il BFC raggiunse la Champions e smise di giocare, chiudendo il suo campionato con 135 minuti d’anticipo. Non sarà così stavolta, con un tecnico che ha tutto l’interesse a chiudere al meglio la stagione, così da ripartire sulle basi più alte e ambiziose possibili.
L’Inter non è imbattibile, o perlomeno si può fermare: ci riuscì all’andata il miglior Bologna visto fino a quel momento, ci può riuscire a maggior ragione la squadra di oggi. E poi avanti a testa bassa, fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata: tutto si deciderà lì.
Luca Baccolini
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Foto: Marco Luzzani/Getty Images (via OneFootball)