Dopo oltre due mesi, eccezion fatta per la mezzora scarsa disputata contro il Monza il 12 febbraio, il Bologna torna ad annoverare Marko Arnautovic tra gli effettivi a disposizione in vista della trasferta nella Torino granata. La settimana del rientro in gruppo del centravanti austriaco è stata accompagnata dal dibattito in merito alla sua indispensabilità in campo e qualcuno si è pure spinto oltre, portando a riferimento i risultati ottenuti dalla squadra in sua assenza. Ma «correlazione non implica causalità»: un principio fondamentale della statistica per cui forzare una correlazione tra due fenomeni, cioè un rapporto causa-effetto, potrebbe condurci fuori strada. Questo perché taluni fenomeni potrebbero avere semplicemente un’esistenza simultanea.
Prendiamo dunque il caso dei 16 punti raccolti dal Bologna nelle 7 gare del 2023 disputate senza Marko Arnautovic: anche solo insinuare una relazione causa-effetto tra i due eventi significherebbe non percepire ciò che realmente sta alla base delle prestazioni offerte e dei conseguenti risultati, ovvero l’aver finalmente trovato con Thiago Motta un impianto di gioco funzionante. Un gioco basato sulla centralità del possesso e su un calcio ragionato, sulla volontà di ricercare e muoversi negli spazi tramite un palleggio non fine a se stesso ma sempre propositivo, un calcio dove risultano altrettanto decisivi i costanti movimenti degli uomini senza palla.
Si può allora pensare che l’inserimento della nota più importante possa rovinare lo spartito funzionante? Quanto può reggere lo spartito senza la nota più impattante, quella che può inoltre rappresentare un notevole valore aggiunto? In queste settimane il Bologna, sotto il profilo delle prestazioni e dei risultati, non ha fatto bene ‘grazie’ all’assenza di Arnautovic ma ‘nonostante’ l’assenza del proprio giocatore di punta. Certamente ora i destini rossoblù non sono più legati indissolubilmente all’esperto e talentuoso numero 9 austriaco: questo però non significa che si possa farne sempre a meno.
Riccardo Rimondi
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Foto: Getty Images (via OneFootball)